Un grande risultato per la Nazionale italiana di judo, che agli Europei a squadre miste conquista una meritatissima medaglia d’argento al termine di una finale emozionante e combattuta fino all’ultimo incontro. Un traguardo che conferma la solidità del gruppo, la qualità del lavoro svolto e la bontà delle scelte tecniche operate dalla dirigenza.
Una finale dal sapore epico
Nel primo incontro della finale, è Manuel Lombardi nei -73 kg ad aprire le danze portando subito l’Italia in vantaggio. L’atleta azzurro impone il suo ritmo, conquista inizialmente un yuko e poi chiude con un perfetto shime-waza (soffocamento) in ne-waza, imponendosi per ippon. Un inizio da applausi.
Nel secondo match, nella categoria -70 kg, Alice Stangherlin affronta una fortissima atleta georgiana e, nonostante l’impegno, è costretta a cedere il passo, ristabilendo la parità.
A riportare in vantaggio l’Italia ci pensa Christian Parlati nei -90 kg, protagonista di un incontro lampo: ippon al minuto 1:57, netto e deciso, che infiamma la panchina azzurra.
Subito dopo, è il turno della sempre più determinante Asya Tavano. La judoka italiana dimostra grinta e lucidità: prima mette a segno uno yuko, poi chiude il match con una solida immobilizzazione, portando l’Italia sul 3-1.
Il quarto punto, quello decisivo, viene però rimandato. Nel +90 kg, Gennaro Pirelli affronta un colosso georgiano. Nonostante il coraggio e la determinazione che lo contraddistinguono, Gennaro viene purtroppo immobilizzato a terra dopo un’azione convulsa. La Georgia accorcia le distanze: 3-2.
Nel sesto incontro, la giovanissima Veronica Toniolo è costretta a fermarsi per un infortunio, lasciando il tatami. Il punteggio torna in parità: 3-3.
Il sorteggio finale: la speranza si chiama Tavano
Con la parità perfetta, la finale si decide al sorteggio, che vede nuovamente Asya Tavano salire sul tatami per lo spareggio decisivo. La tensione è altissima, ma stavolta l’atleta georgiana riesce ad avere la meglio, sorprendendo l’azzurra con un ko-soto-gari sinistro. L’Italia deve così accontentarsi dell’argento.
Un argento che vale oro
Nonostante l’epilogo amaro, l’Italia esce da questi Europei a testa altissima. La medaglia d’argento è frutto di un lavoro di squadra straordinario, dove ogni componente – atleti, tecnici, preparatori e dirigenti – ha dato il massimo per portare in alto i colori dell’Italia.
“Questo risultato dimostra il valore del nostro movimento e la qualità del lavoro che stiamo portando avanti. Siamo orgogliosi di questi ragazzi e di tutto lo staff”, è il commento a caldo della dirigenza federale.
L’Italia si conferma così tra le grandi potenze del judo europeo, con un gruppo giovane, motivato e pronto a scrivere nuove pagine di storia.
Grazie Azzurri. Il futuro è vostro.
Antonio ROMANO
Il webmaster del sito web M°Fernando GALLIA