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Judo

Anche il Lido di Savio racconta che il Molise esiste...

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È stata una serata speciale quella proposta ieri, lunedì 25 luglio, sul Lido di Savio sulla spiaggia del ravennate in occasione della ricorrenza altrettanto speciale.   

A un anno di distanza le emozioni sono ancora quelle del Nippon Budokan. E scorrono insieme alle parole di Maria Centracchio, prima molisana a partecipare a un’Olimpiade e prima a vincere una medaglia individuale ai Giochi. Il suo bronzo risplende come in quel 27 luglio 2021, e ad ogni incontro, cerimonia o premiazione gli occhi della judoka delle Fiamme Oro brillano della stessa luce vista a Tokyo.

“Se ripenso a quei giorni non ho l’impressione che siano passati dodici mesi, forse perché di quell’avventura ho vissuto tutto pienamente, assaporando ogni istante”, racconta Maria a Lido di Savio, in provincia di Ravenna, durante la presentazione del libro “Cadi sette volte, rialzati otto” (Volturnia edizioni) scritto dal giornalista de La Gazzetta dello Sport Antonino Morici. Sulla spiaggia della località romagnola, nella cornice del Maréna, sono state ripercorse le tappe che hanno accompagnato il cammino verso il Giappone. Passaggi difficili, talvolta dolorosi, che hanno reso il traguardo raggiunto ancora più prezioso. “La mia medaglia ha rappresentato la conclusione di un percorso personale”, ha sottolineato Maria, che sta ultimando il recupero fisico in seguito al secondo intervento chirurgico al gomito destro. “Non è stato semplice affrontare i tanti infortuni, lo stop per la pandemia e tutto quello che è accaduto durante tutto il periodo di qualificazione. Ma in fondo gli ostacoli sono stati solo una parte del mio cammino. La vera svolta è stata vincere le mie paure, crescere dal punto di vista interiore, diventare più forte e più sicura di me stessa fuori e dentro il tatami. Per questo spero che la mia storia venga letta dai giovani: insegna che tutto è possibile con il lavoro e il sacrificio”. 

Nel libro, che parte dall’Olimpiade del 2016 a Rio de Janeiro dove Maria aveva accompagnato Odette Giuffrida per aiutarla negli allenamenti e seguirla fino al suo magnifico argento, emerge un interessante spaccato familiare. Perché quella dei Centracchio è una vera dinastia, una famiglia interamente dedita al judo. Il padre Bernardo è un apprezzato maestro e titolare di una storica palestra dove sono cresciuti tanti ragazzi di successo, tra i quali il primogenito Emidio, campione italiano (Cat. -81 kg) e l’ultimo dei cinque fratelli Luigi (-73kg), bronzo juniores agli ultimi mondiali di Olbia, su cui sono puntati gli occhi della Nazionale per i prossimi anni. “Gigi è fortissimo e spero che possa coronare tutti i suoi sogni”, chiude Maria. “Ha ancora davanti tanti anni di lavoro e spero successi, ma non mettiamogli fretta”.

Il moderatore della serata è stato Enrico Spada di OA Sport.