Se attorno a noi la pandemia continua ad imperversare, il judo trova vie alternative per poter continuare la propria strada.
Ecco quindi che l'EJU ha annunciato sul proprio sito che la 37° edizione del Villanova EJU Kata Tournament si terrà per la prima volta online.
La decisione è arrivata per riunire la grande famiglia del judo e darle risalto in tutte le sue declinazioni, non soltanto nel percorso agonistico che gli atleti di tutto il mondo stanno facendo verso Tokyo e che stiamo tutti seguendo con passione.
Ancora una volta, il "fare" diventa elemento essenziale, che trova la strada anche dove sembra esserci solo un fitto bosco.
Coloro che desiderano far parte dell'evento dovranno inviare i filmati entro mezzogiorno del 20 marzo, anche se il torneo online e la valutazione saranno trasmessi in streaming dal vivo il 27 marzo con i vincitori e i loro punteggi annunciati in diretta.
A raccontarci nel dettaglio il funzionamento e i preparativi per la competizione è Edoardo Muzzin, consigliere del Judo Villanova, organizzatore dell’evento.
Come è nata l'idea di una gara di kata on line?
La modalità online ormai si può dire che sia "entrata" nel bagaglio di tutti. Dato il periodo e le difficoltà oggettive a spostarsi abbiamo pensato che comunque c'era il desiderio di poter continuare a svolgere la propria attività sportiva-agonistica.
Come funzionerà in termini pratici?
Le coppie che si iscriveranno, riceveranno un codice univoco ed entro il 20 marzo dovranno inviare un video della loro dimostrazione.
I video saranno visionati a verifica delle caratteristiche richieste. Successivamente verranno montati divisi per kata e tutti ad una stessa risoluzione in modo che possano essere esaminati dagli arbitri.
Ci saranno tre centrali operative: una al Palazen, che coordina il tutto, il montaggio dei video e la messa in onda, una a Bruxelles ed una in Spagna, presieduta dalla Commissione Kata che coordinerà gli arbitri e gestirà i punteggi. Per i punteggi gli arbitri avranno un tablet con una apposita applicazione. Gli arbitri internazionali saranno 25, di cui 10 italiani ed arbitreranno tutti da remoto. Le dimostrazioni verranno divise per kata: ogni kata avrà una sua stanza e le esibizioni verranno visionate in diretta dagli arbitri, che immediatamente le valuteranno. Un’ulteriore stanza sarà destinata ad atleti e pubblico per visionare la gara in diretta.
Qual è l'obiettivo che vi siete posti e che cosa vi aspettate da questo evento?
Il primo obiettivo lo abbiamo in qualche modo raggiunto considerato il numero delle iscrizioni pervenute. Sono 73 coppie da diverse paesi europei ed extraeuropei (Francia, Germania, Svizzera, Portogallo, Austria, Slovenia, Grecia, Russia, Finlandia, Spagna, Canada e, naturalmente, Italia).
Cosa ci aspettiamo… innanzitutto che vada tutto liscio ed in un secondo luogo che possa essere spunto di miglioramento.
Il format è nato in un momento di difficoltà: ritenete di proporlo in questa forma in via del tutto eccezionale o, se avrà successo, potrebbe venir riproposto negli anni a venire?
Penso che potrà dare degli spunti anche per utilizzarlo in futuro in alcune circostanze
Il fatto di dover partecipare con un video fa sì che, in parte, l'emozione della gara risulti smorzata e che si riduca anche la possibilità di errori, dal momento che si può scegliere di inviare la versione che si ritiene migliore. Questo fatto può essere visto in termini positivi o negativi secondo la vostra esperienza?
È un quesito che ci siamo posti anche noi, tuttavia, per quanto si possa scegliere la versione migliore, ogni coppia di fatto si esprimerà rispetto le proprie potenziali e al livello tecnico raggiunto.
Quali sono le criticità più rilevanti in questa innovativa gestione dell'evento? E quali altre eventuali problematiche avete messo in preventivo?
Abbiamo già affrontato diverse "prove" per testare il sistema ed è anche stato possibile aggiungere delle migliorie. Una delle criticità che era emersa riguardava la qualità dei video (quelli con un’alta definizione si caricano a fatica e comportano una visione "a scatti") per questo motivo saranno rimontati tutti alla stessa risoluzione; l'altra problematica era la gestione dei punteggi con l'applicazione di tablets, unita alla difficoltà di connessione. Con le sperimentazioni fatte ci siamo resi conto però che il problema qualità di connessione si manifesta solo in Italia, in alcune zone e questo è stato risolto con l'impiego di 2 giudici in più per ogni kata.
Per il resto sono emerse e sono state risolte problematiche che si possono incontrare anche nella gestione di una normale gara di judo in presenza.
Tutti pronti per il 27 marzo, dunque, per una gara originale e futuristica, che di invariato manterrà di certo le belle emozioni che, seppur in streaming, il judo riesce a dare.