È partita senza medaglie per l’Italia questa prima giornata al Budokan di Tokyo, dedicata alle categorie più leggere, la 48 e la 60 kg. Francesca Milani, portacolori azzurra, alla sua prima Olimpiade, ha ceduto il passo alla taiwanese Lin Chen-Hao, che ha poi chiuso la gara al settimo posto. Un match combattuto, in cui non sono mancate le emozioni: le due atlete, che si sono scontrate per la prima volta proprio in quest’occasione, hanno subito entrambe uno shido in apertura, poi duplicato da Lin un attimo prima di mettere a segno un waza ari, poi recuperato da Milani. Ad avere la meglio però è stata, alla fine, l’atleta di Taipei, che, a venti secondi dalla fine del tempo regolamentare, ha marcato il secondo e decisivo waza ari, chiudendo la questione e lasciando la ventisettenne romana fuori dai Giochi.
“Sono orgogliosa di me e per essere arrivata fin qui, però mi aspettavo di più, sapevo di potercela fare ma l’emozione ha fatto la sua parte. Purtroppo, l’amaro in bocca rimane. Ora maschererò questa delusione per dare supporto ai miei compagni di squadra, per me è finita è vero, ma per loro no! Quindi ora penso solo a loro!” ha dichiarato Milani.
La categoria femminile ha riservato uno spettacolo judoistico di tutto rispetto, con una finale sorprendente tra la giapponese Tonaki Funa e la kosovara Distria Krasniqi, che ha messo a segno un determinante waza ari di uchi mata, mettendo così al collo l’agognata medaglia d’oro. A completare il podio due atlete anagraficamente distanti: la ventenne ukraina Daria Bilodid e la trentunenne mongola Urantsetseg Mukhbat.
Sul fronte maschile, uno degli incontri più emozionanti è stato quello della semifinale tra il giapponese Takato e il kazako Smetov: il combattimento, dopo quattro minuti regolamentari e ben sette di golden score, a due sanzioni pari, si è concluso con un waza ari da parte dell’atleta giapponese, che ha poi vinto la categoria, trionfando sull’outsider tawanese Yung Wei Yang. Le due medaglie di bronzo sono andate al collo del kazako Yeldos Smetov, argento a Rio2016, e del francese Ashley Mkheidze.
La finale per l’oro ci ha fatto respirare un po’ di italianità, grazie all’arbitro Roberta Chyurlia, come sempre impeccabile nel bilanciare vantaggi e sanzioni da assegnare agli atleti. .
A soffrire e gioire insieme a noi, abbiamo chiamato quattro eccellenze della nostra Regione, che ci accompagneranno in questi giorni di sogni olimpici: Kenny Komi Bedel, Matteo Medves, Asya Tavano e Veronica Toniolo.
Il primo a riassumere le emozioni della giornata odierna è Matteo: “Oggi è stata una bella giornata: si sono visti begli incontri anche se i pronostici dei podi sono stati fondamentalmente rispettati. La finale 48 prevista era Krasniqui-Billoid, ma i giapponesi ci hanno dimostrato che in casa possono essere imprevedibili e infatti là semi Tonaki-Bilodid è stato un incontro al cardiopalma che ha visto vincere contro i pronostici, la giapponese. Altro incontro bellissimo è stato Smetov Takato, con un golden score lunghissimo. Ci dispiace per la nostra Francesca Milani, che aveva tutte le carte in regola per arrivare in fondo, e forse ha pagato un po’ l’emozione di quel tatami… speriamo di poter festeggiare e cantare assieme il nostro inno con l’appuntamento di domani, con Odette e Manuel”.
“Il primo giorno di gara è passato, le emozioni sono tante. Mi dispiace per Francesca Milani perché stava combattendo veramente bene, facendo prendere due shido alla sua avversaria e in seguito recuperando un waza ari. Comunque teniamo incrociare le dita e continuiamo a fare il tifo per gli altri ragazzi in gara” concorda Asya.
“Finalmente ci siamo e le gare sono iniziate! La giornata di oggi è stata divertente, anche se devo dire che sono molto dispiaciuto per la nostra Francesca che secondo me ha combattuto davvero bene. Per il resto abbiamo visto degli incontri di altissimo livello, ippon spettacolari ma anche tantissime azioni in ne waza. Gli atleti quasi si equivalgono e quindi alcuni golden score si sono prolungati; i protagonisti alla fine stremati hanno sfogato tutte le loro emozioni. È stato emozionante anche vedere la nostra Roberta arbitrare la finale dei 60kg! Siamo solo all’inizio e domani ci aspetta un’altra giornata di spettacolo, non vedo l’ora e in bocca al lupo a Manuel e Odette” le fa eco Kenny.
"Finalmente queste tanto attese olimpiadi sono iniziate! Come dico sempre l'olimpiade è una gara a se perché come abbiamo imparato negli anni è piena di imprevisti. Devo dire che oggi si è visto da parte di molti atleti, compresa la nostra Francesca Milani, un grande judo e questo è quello che conta di più. I due vincitori di oggi per quanto mi riguarda erano già tra i favoriti e proprio per questo sono stati impeccabili nel tenere la concentrazione e non cedere alla troppa tensione. Takato ha migliorato la prestazione rispetto a 5 anni fa mentre Krasniqi alla sua prima olimpiade ha conquistato l'oro. Tutti e due con storie diverse ma sicuramente accomunati da moltissimi sacrifici e infinita dedizione si sono proprio meritati il gradino più alto del podio!" conclude Veronica.
Per i più temerari appuntamento dunque stanotte per le fasi preliminari delle categorie 52 e 66 kg, a tifare ancora per il judo azzurro!