La diciannovenne udinese dello Sport Team Udine ha conquistato oggi un meraviglioso quanto inatteso terzo posto al Campionato d’Europa di Sofia.
Quella di Asya è la medaglia che non ti aspetti. Infatti, fino ad un paio di settimane fa, non doveva nemmeno partire con la Nazionale maggiore alla volta della Bulgaria, poi, l’infortunio della collega Miriam Boi, titolare nei 57 kg, ha fatto sì che le venisse data una chance.
Un’opportunità che si è trasformata in un capolavoro. Dopo due incontri vinti con la lituana Sandra Jablonskyte e l’olandese Marit Kamps, Asya cede in semifinale contro l’israeliana Raz Hershko. Nella finalina per il bronzo, non c'è niente da fare per la polacca Kinga Wolszczak, costretta alla resa per uno strangolamento (koshi jime) dopo due minuti di incontro.
Arrivata qui a Sofia a tutto pensavo meno che a questa medaglia -ha commentato Tavano- sono contenta perché ho dato tutta me stessa riuscendo in questa piccola impresa. Mi sono sentita bene ed eccomi qui…ringrazio la mia società e il mio maestro, la mia famiglia e i miei compagni.
Oltre ad Asya, sale sul terzo gradino del podio anche Alice Bellandi nella nuova categoria al limite dei 78 kg. È festa grande, dunque, anche se un po’ di amarezza rimane per il quinto posto di Christian Parlati. Ma vediamo com’è andata questa terza e conclusiva giornata dei campionati d’Europa senior di judo a Sofia.
Alice Bellandi conquista il terzo bronzo per l’Italia in questo straordinario campionato d’Europa a Sofia per gli azzurri. Una vittoria, la sua con la tedesca Luise Malzahn, numero 3 del ranking mondiale, che certifica a pieno titolo l’ambizione della ventitreenne bresciana di dire la sua nella categoria dei 78 kg. E questa vittoria ottenuta con un wazari di o uchi gari all’inizio dell’incontro ed un secondo wazari di o soto otoshi a 18 secondi dal termine, che vale il bronzo europeo, la esalta.
È un quinto posto amarissimo quello di Christian Parlati negli 81 kg, sconfitto dal greco Theodoros Tselidis dopo 2 minuti e 48 secondi di finale-bronzo in cui il napoletano ha semplicemente assorbito l’azione del greco finito a terra e nell’intenzione di proseguire l’azione a terra è stato agganciato e proiettato in ko uchi maki komi. Inesorabile il giudizio del sistema di supporto: ippon.
“Il primo pensiero è il rammarico per la semifinale -è stato il commento di Alice Bellandi- oggi sentivo di essere la più forte, soprattutto dopo aver battuto Malonga che ad Antalya mi aveva messo in difficoltà… oggettivamente però sono contenta di essere tornata sul podio e con ottime sensazioni: mi sentivo bene e quando sono così mi diverto. Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare qui, ad Antonio, alla mia famiglia, alle Fiamme Gialle e a Francesco: grazie per aver creduto in me oggi e come anche quando le cose andavano meno bene”.
“I ragazzi hanno fatto un'ottima gara -ha commentato Raffaele Palrati, Capo-allenatore della squadra maschile- resta il rammarico di non aver centrato la medaglia. Mi rimane di questa gara la convinzione di avere una squadra forte ed in ultimo mi auguro che venga fatta una seria riflessione sulle nuove regole arbitrali, che lasciano molto spazio all’interpretazione”.
“Quattro medaglie ad un Europeo non sono cose che succedono frequentemente -ha commentato invece coach Raffaele Toniolo- ma quello che ci lascia soddisfatti è la compattezza di questa squadra, che su 18 atleti ne ha piazzati 8 nel blocco finale e quindi fra i primi 7. Siamo partiti bene e dobbiamo continuare così ed ora programmeremo bene le gare estive che ci vedranno impegnati su molti fronti contemporaneamente”.
“Che giornata spettacolare… -ha detto infine Francesco Bruyere, responsabile del team femminile- due medaglie uguali con storie diverse e tanto lavoro alle spalle. Alice si meritava sicuramente di più, è stata privata della finalissima, ma ha risposto con grande carattere disputando un incontro perfetto per il bronzo. È cresciuta moltissimo in questi ultimi mesi, dopo le Olimpiadi ha preso maggior consapevolezza delle sue capacità e in sinergia con il suo gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e Antonio Ciano, che ringrazio moltissimo, abbiamo intrapreso un ottimo lavoro che sta portando a grandi risultati. Credetemi se dico che Alice è più di quello che abbiamo visto e che presto lo dimostrerà a tutti. Storia diversa per la Giovane Grande Asya Tavano, una scommessa che ho fatto personalmente e per la quale la DTN mi ha dato fiducia, una ragazza con qualità eccezionali e con un margine di miglioramento ancora enorme. Abbiamo intrapreso un nuovo lavoro da gennaio insieme alla sua società di appartenenza, lo Sport Team Udine ed ai suoi allenatori Luigi Girardi e Renzo Barbarotto, che l’hanno portata fino a qui. Oggi era serena, concreta e concentrata su quello che doveva fare. Non le abbiamo messo pressioni, non ci interessava il risultato, volevamo solo che provasse a fare quello su cui stiamo lavorando e ne è uscita una grande gara in cui ha battuto avversarie tra le più forti al mondo. Che dire? Sono fermamente convinto che Asya abbia qualcosa in più”.
Questo il percorso degli azzurri in gara oggi
78: Giorgia Stangherlin ha superato la lituana Migle Dudenaite con ippon di immobilizzazione, ma poi si è dovuta arrendere allo strangolamento della tedesca Luise Malzahan.
78: Alice Bellandi ha faticato con la forte olandese Natascha Ausma, trovando il punto della vittoria (wazari) nei primissimi secondi del golden score e poi ha costruito un vero e proprio capolavoro superando il quarto di finale a spese di Madeleine Malonga, francese, argento olimpico a Tokyo e numero 2 del ranking mondiale. In semifinale Alice Bellandi si è trovata di fronte alla tedesca Alina Boehm e la partita è stata decisa dalle sanzioni determinata dai numerosi attacchi che entrambe le atlete hanno tentato senza incidere sull’equilibrio dell’altra ed alla fine, questa lotteria, è andata bene alla tedesca.
+78: Un esordio con i fiocchi quello della giovane Asya Tavano che, dopo la vittoria in apertura sulla lituana Sandra Jablonskyte, ippon per immobilizzazione, ha messo a segno un ippon di o uchi gari sull’olandese Marit Kamps, 22esima in ranking ed è andata così in semifinale. L’israeliana Raz Hershko, numero tre del ranking mondiale, ha superato nettamente Asya Tavano con un wazari di sode tsuri komi goshi e conseguente immobilizzazione nel primo minuto di incontro.
90: Generosissima la gara di Gennaro Pirelli, che si è battuto con grande determinazione con l’ungherese Roland Goz portando a casa il punto (tre sanzioni) dopo tre minuti e mezzo di golden score, ma non si è risparmiato neanche un po’ nemmeno con l’azero Mammadali Mehdiyev, numero due del ranking mondiale, che ha avuto la meglio soltanto dopo 1’40” di golden score con un’azione proseguita in immobilizzazione.
90: La gara di Christian Parlati è cominciata con una sfida al top, trovandosi di fronte al serbo Nemanja Majdov, oro mondiale 2017 e bronzo 2019, e con una vittoria per l’azzurro maturata attraverso tre penalità assegnate al serbo. Il turco Omer Aydin ha procurato un brivido nel turno successivo quando, sull’attacco di o uchi gari in ginocchio (ormai battezzato o uchi Parlati) del napoletano, Aydin ha evitato ruotando con le braccia e schienando Parlati. Dopo qualche tempo, il consulto ha decretato: wazari. E Christian non ha sprecato l’opportunità, schiantando poi il turco in controtecnica al secondo minuto.
È l’ungherese Krisztian Toth che impone lo stop a Christian Parlati nei quarti di finale, decisivo un wazari a metà incontro ottenuto con la risposta ad un attacco dell’azzurro.
È quasi brutale la reazione di Christian Parlati nel recupero con il romeno Alex Cret, schiantato con ko soto gake, ippon in 49 secondi.