Ogni anno si chiude la parentesi estiva e con la ripresa delle attività lavorative e scolastiche inizia anche la nuova stagione sportiva.Riaprendo le porte delle palestre e dei dojo, tutti noi, tecnici e dirigenti, ci troviamo a riflettere sul bilancio tra nuovi atleti tesserati, che speriamo veder varcare numerosi la soglia delle nostre strutture, atleti che hanno confermato il tesseramento con la società e atleti che hanno abbandonato il dojo. Questo bilancio lo facciamo ragionando sui nostri numeri, i soli che spesso abbiamo a disposizione, senza avere l’informazione generale sull’andamento di questi flussi negli anni a livello regionale e nazionale.
La disponibilità del Comitato Regionale Judo FVG ha permesso di elaborare un set di dati, elettronici e rigorosamente anonimi, sui tesserati di Judo della nostra regione nel periodo 2006-2022. L’analisi statistica dei flussi di atleti ha lo scopo di fornire a tecnici e dirigenti del Judo FVG una base di riflessione sull’andamento del movimento e sul fenomeno degli abbandoni in questi anni, incluso il periodo della pandemia Covid-19.
Dall’analisi dei dati, già nel periodo pre-pandemia (2006-2019) si evidenziano delle criticità e una tendenza all’abbandono del judo in età giovanile. Riportando alcune percentuali (dati illustrati con maggior dettaglio nell’articolo allegato) si evidenzia un primo abbandono significativo già alle soglie dell’età agonistica (passaggio PA →ES A), con percentuali medieattorno al 25%. Il dato più significativo è comunque la diminuzione percentuale complessiva del 70% dei tesserati passando dalla classe pre-agonista (PA, 11 anni) alla classe Cadetti 3°anno (CA, 17 anni). Il numero dei tesserati continua poi tendenzialmente a calare nelle successive categorie (JU e SE).
La valutazione dell’andamento dei tesserati in generale,e anche ripartitiper classi d’età, può aiutare nell’individuazione di specifiche criticità e consentire di indirizzare interventi mirati. Il Judo per sua natura si adatta e si trasforma, sia nel breve spazio di un randori che a maggior ragione in funzione del modificarsi delle condizioni sociali, per cui la valutazione di un trend decennale può stimolare una riflessione sulla miglior tipologia di approccio in relazione all’età degli “atleti di oggi” (bambini, agonisti, amatori) al fine di arginare il fenomeno dell’abbandono e incrementare di conseguenzala crescita del nostro movimento.Sono necessarie soluzionipercorribili e progetti di intervento concreti per le Società Sportive, orientati alla cura e all’attenzione che dirigenti, allenatori e genitori devono avere nell’accompagnare l’atleta nelsuo percorso sportivo che è inscindibilmente legato al suo benessere fisico, psicologico e relazionale.
L’auspicio è che questo lavoro possa stimolare il dialogo e la discussione tra tutti coloro che vivono con passione il Judo.
->>> IL TESTO ALLEGATO
(Si ringraziano gli autori Ranieri Urbani, Paola Sist e Ludovico Urbani)