images/friuli_venezia_giulia/medium/20220908_MessaggeroPn.jpg
Judo

Addio a Mimmo Boscaia, la "voce" del Tamai

"Su rossi su!". Il grido d'incoraggiamento che riecheggiava potente in tutta Tamai in occasione di ogni partita delle "furie rosse", forse qualcuno lo ripeterà. Ma non sarà più lo stesso, non potrà esserlo. Perché ieri al Cro di Aviano si è spenta la "voce" della Polisportiva Tamai. È morto Erminio Boscaia, per tutti Mimmo, primo tifoso e dirigente del club, punto di riferimento di centinaia di ragazzi e famiglie. Aveva 56 anni, ne avrebbe compiuti 57 a novembre prossimo. La malattia l'ha strappato alla moglie Luciana Di Presa, ai figli Giovanni, di 23 anni, e Giulia, di 20, al fratello Massimo, titolare dell'osteria Agli Stemmi e all'intera comunità del borgo.

Qui Mimmo Boscaia si era trasferito da piccolo, nel 1969, da Francenigo. La sua famiglia ha gestito per anni un bar. La sua non è stata un'infanzia semplice. Pochi anni dopo il trasferimento a Tamai, aveva perso il padre. «Lo ricordo da bambino - ricorda l'amico e dirigente della Polisportiva, Paolo Pegolo - abbiamo condiviso 50 anni di vita. Mi viene difficile trovare le parole, perché si accavallano migliaia di ricordi». E chi non conosceva Mimmo? Allo stadio, ma anche ai festeggiamenti di Tamai: dietro al banco c'era sempre lui. Era il cassiere della Pro loco. «Quante volte abbiamo condiviso momenti di vita nel calcio che nelle sagre, era sempre in prima linea - ricorda Corrado Bozzettto -, giocavamo a calcio da bambini, di fronte alla chiesa. Lui aveva un talento da predestinato. Ma lo ha messo da parte, preferiva rimanere dietro le quinte. E fare il tifo».

Diplomatosi ragioniere al Mattiussi di Pordenone, Boscaia da 38 anni lavorava come impiegato nel Gruppo Artesi, azienda del territorio la cui titolare era una sua grande amica dai tempi giovanili, Clara Verardo: «Combatteva da tre mesi col male. Scriverò una lettera a tutti i collaboratori, tratteggiando la figura di Erminio. Lui è stato un grande mediatore, un uomo che metteva pace. Una grande persona, di cui seguiremo l'impronta indelebile che ci ha lasciato».

Commosso il sindaco Dolfi. «Ha voluto me e l'assessore Foltran al suo tavolo per confidarsi. Aveva tanti progetti e una gran voglia di vivere. Era una persona piena di energie, e ce lo ha dimostrato fino all'ultimo. Si batteva per la comunità, era una colonna della Polisportiva e dell'intera comunità locale. Ci manca già». Infine il messaggio del suo grande amico Elia Verardo, presidente della Polisportiva: «Mimmo è insostituibile, lascia un vuoto incolmabile nella comunità di Tamai. Sempre disponibile, propositivo, di una generosità unica. Dirigente immancabile e tifoso splendido, conosciuto da tutto l'ambiente del calcio dilettanti. Anche durante la malattia non si è mai lamentato, ci chiedeva della squadra, dei nostri festeggiamenti, che sono in corso. Per quello che ha fatto, ci mancherà tantissimo. Era l'emblema della vita. E di Tamai» I funerali si terranno sabato alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Tamai, dove domani alle 19.30 sarà recitato il rosario. (Rosario Padovano-Messaggero Veneto di giovedì 8 settembre 2022)

La FIJLKAM del Friuli Venzia Giulia esprime le più sentite condoglianze alla famiglia, la moglie Luciana, i figli Giovanni e Giulia, il fratello Massimo con Vittoria uniti ai parenti tutti ed alla Polisportiva Tamai, società di judo nella quale pratica la figlia Giulia.