Continua la scia positiva dell’Italia in questo mondiale in svolgimento a Doha, dove oggi Odette Giuffrida ha conquistato un meraviglioso bronzo nei 52kg, mentre Elios Manzi si è classificato al 7° posto nei 66kg.
Nel suo incredibile palmares, l’unica medaglia che mancava era quella di un mondiale, ed oggi Odette Giuffrida ha finalmente aggiunto quel tassello alla sua collezione di medaglie.
Al primo incontro l’azzurra ha superato l’azera Aydan Valiyeva e successivamente la marocchina Soumiya Iroui. Approdata ai quarti, Giuffrida si è misurata con l’ungherese Reka Pupp, in una replica della finale per il bronzo di Tokyo, dove però l’esito è andato a favore dell’avversaria. Ai ripescaggi, quindi, la judoka romana ha avuto la meglio sull’isrealiana Primo Gefen andando a contendersi la terza piazza del podio con la kosovara Distria Krasniqi. Un incontro infinito quello contro la campionessa olimpica in carica dei 48kg, che ha contato più di sette minuti di golden score, terminato con un seoi deciso di Odette che le ha consegnato il bronzo iridato.
“Che il primo mondiale l’abbia fatto dieci anni fa non me lo ricordo,- racconta Odette - ma so per certo che questa è la prima medaglia al mondiale che è sempre stato stregato per questioni personali. Ci tenevo talmente tanto, che mi bloccavo sempre. Oggi ero qua per una medaglia di un altro colore, però sono veramente orgogliosa per come ho reagito all’incontro perso e sono felice perché in finale ho battuto un’atleta molto forte con la quale ultimamente non riuscivo a trovare soluzioni. Adesso sono ancora in un altro mondo, ma avrò il tempo per realizzare tutto, sono davvero felice e orgogliosa di me. È stata una giornata dura, soprattutto a livello psicologico dopo aver perso a un passo dalla semifinale con un’atleta con la quale avevo sempre vinto. Ed è stato difficile l’incontro di recupero perché fino poco prima di salire ero ancora con la testa sull’incontro precedente, ma poi sono salita sul tatami e ho buttato il cuore là sopra ed è quello che poi ho fatto anche in finale. A chi dedico questa medaglia? A mia nonna ed a me stessa”.
Bella anche la prova di Elios Manzi. Dopo aver superato il bulgaro Yanislav Gerchev e l’ostico azero Orkhan Safarov, l’atleta siciliano è approdato ai quarti di finale dove ad attenderlo c’era il mongolo n.2 del ranking mondiale Baskhuu Yondonperenlei. Manzi ha saputo tener bene testa all’avversario, che però ha avuto la meglio, così come il sudcoreano An Baul, già argento olimpico a Rio, nell’incontro di recupero per l’accesso alla finale per il bronzo.
Elios chiude quindi al 7° posto questo mondiale, dando l’ennesima prova del suo buon stato di forma e consolidando la sua salita nel ranking in ottica Parigi 2024.
In gara oggi, per la squadra azzurra, anche Matteo Piras che dopo aver superato il nigeriano Ismael Alhassane si è scontrato al secondo turno con Hifumi Abe, poi laureatosi ancora una volta campione del mondo.
E una menzione speciale, in questa giornata, va proprio ai fratelli Abe: uno spettacolo unico per il judo, Uta e Hifumi ancora una volta replicano la doppietta, mettendosi al collo la medaglia più pesante, esattamente com’è successo ai mondiali del 2018, quelli del 2022 e ai Giochi Olimpici di Tokyo nel 2021. Due fratelli da record.
Appuntamento a domani con i 57kg dove sarà in gara la nostra Veronica Toniolo assieme a Thauany David Capanni Dias e con i 73kg con Manuel Lombardo e Giovanni Esposito.