Medaglia di bronzo per Veronica Toniolo nel Grand Prix a Dushanbe, in Tajikistan ed è la seconda volta, dopo il bronzo nel Grand Slam di due mesi fa a Tbilisi, che la ventenne triestina sale sul podio in un appuntamento del World Judo Tour.
È stata una gara eccellente quella di Veronica che, dopo aver superato con tre sanzioni la russa Kseniia Galitskaia, in gara con la sigla degli atleti indipendenti neutrali (AIN), è stata immobilizzata dall’uzbeca Shukurjon Aminova, abile a sfruttare un attacco in sumi gaeshi dell’azzurra, per riscattarsi nei recuperi con le vittorie sulle inglesi Acelya Toprak e, nella finale per il bronzo, Lele Nairne.
“È stata una giornata strana quest’oggi per Veronica -ha detto Raffaele Toniolo, padre e coach azzurro che l’ha seguita a Dushanbe- opposta al primo incontro alla Galitskaia, un anno più grande di lei ed oro Mondiale Junior a Olbia 2021, ha sconfitto i suoi fantasmi, perché questa atleta era stata la prima a batterla nel 2018 a Fuengirola. Prima di allora Veronica non aveva mai perso con nessuna. Ed in quest’incontro molti fantasmi sono stati dissipati con una condotta autoritaria. Nei quarti purtroppo, Veronica ha avuto un calo di tensione con l’uzbeca Aminova ed anche se ha sempre attaccato, su uno di questi attacchi è rimasta immobilizzata ferendosi ad una costola. Grazie al medico di gara, il georgiano Zurab, Veronica è riuscita a combattere e portarsi a casa un bel bronzo oltre a fare un altro passo avanti nel Ranking Olimpico”.
A questo punto la posizione dell’atleta triestina nella classifica mondiale si è consolidata al ventunesimo posto, in quanto il punteggio acquisito con questo terzo posto nel Grand Prix a Dushanbe (350 punti) si aggiunge ai migliori cinque e scarta il sesto, ovvero i 288 punti acquisiti nel Jerusalem Masters 2022. La classifica mondiale della Toniolo, quindi, può registrare un incremento di 62 punti.
“Giornata particolare… -ha detto Veronica Toniolo- voglio solo ringraziarmi per non aver mollato dopo un errore e soprattutto dopo l’infortunio alla costola subito durante i ripescaggi. Torno a casa con una medaglia, che è sempre importante, ma principalmente con la consapevolezza di quanto potrò fare in futuro!”.