L'Hungary Masters 2023 di Asya Tavano si è fermato purtroppo agli ottavi di finale e così, per la forte atleta udinese, è venuta meno l’opportunità dei recuperi. Superato senza particolari difficoltà il primo turno con la venezuelana Amarantha Urdaneta, sanzionata tre volte, Asya ha affrontato la cinese Shiyan Xu con atteggiamento aggressivo, riuscendo a condurre l’incontro nella prima parte. A metà tempo però, in un’azione sul bordo Asya è rimasta con una presa e non è stata in grado di evitare l’o soto gari della Xu.
“Arrabbiato è la parola giusta -ha commentato il coach azzurro Francesco Bruyere- sono convinto che Asya sia più forte della cinese e che se la possa giocare con tutte le altre per arrivare a medaglia. Oggi ha combattuto molto bene, sta facendo grandi passi in avanti e velocemente, ma dobbiamo sistemare alcune cose sulla difesa. Un solo errore di distrazione ci è costato molto caro, deve imparare a rimanere sul pezzo per tutto l’incontro e poi saranno problemi seri per tutte”.
Parlati ed un quinto posto con rammarico al Masters a Budapest
È stata scioccante la terza giornata dell’Hungary Masters 2023 per gli azzurri. Iniziata con aspettative alte e legittime, si è evoluta invece con una sequenza di episodi negativi per i nostri colori. E si chiude così con il quinto posto di Christian Parlati. Episodi negativi che sono iniziati con la sconfitta di Gennaro Pirelli nei 100 kg, decisa da un wazari di o soto gari di Shady Elnahas (Can) nel golden score, seguiti con quella di Alice Bellandi, al primo turno dei 78 kg con un harai goshi della sudcoreana Hyunji Yoon. È uscita agli ottavi anche Asya Tavano nei +78 kg che, dopo la vittoria sulla venezuelana Amarantha Urdaneta, ha incassato o soto gari dalla cinese Shiyan Xu. Mancava solo Christian Parlati che, nei 90 kg, aveva già messo sotto Jesper Smink (Ned) con ippon di ko soto gake ed il bulgaro Ivaylo Ivanov, con wazari di uchi mata a sinistra nel golden score. Con un’altra vittoria sul kirghizo Erlan Sherov, abbattuto nel golden score con combinazione o soto-ko soto gari, Parlati è approdato alla semifinale con Luka Maisuradze, georgiano e campione del mondo in carica per un incontro d’intensità straordinaria. Ci sono voluti 5 minuti e mezzo di golden score per attendere il punto decisivo, messo a segno dal georgiano in controtecnica sull’attacco di Christian. Purtroppo, al termine dell’incontro, Christian ha accusato un infortunio che gli ha impedito di disputare poi la finale per il bronzo con il francese Alexis Mathieu.
“Tre settimi, un quinto ed un terzo posto -ha commentato il DTN Laura Di Toma- MOLTI punti per la qualificazione olimpica, che è MOLTO complessa e ancora MOLTO lunga. C’è ancora MOLTO lavoro, anche tecnico, da fare e MOLTA attenzione da prestare a tutto per arrivare preparati sotto tutti i punti di vista all’appuntamento importante”.
“Questa è una giornata che chiudiamo con rammarico -ha detto il coach azzurro Raffaele Parlati- sappiamo quanto valgono Christian e Gennaro e oggi si è visto solo un pezzo del loro valore. Gennaro è ancora in recupero dall’infortunio accusato con Tushishvili agli European Games… ha recuperato parecchio e il Master è una tappa importante per il suo percorso, ma stamattina il fatto di non essere al meglio ha pesato parecchio; la gara di Christian invece è stata un bel crescendo, ma l’incontro con Maisuradze non gli ha reso giustizia: nulla da dire sull’ippon incassato dopo 10 minuti di incontro, ma con un arbitraggio più competente le cose sarebbero andate diversamente… ci sono stati troppi errori da parte di chi gestiva l’incontro, errori che non sono passati inosservati e che abbiamo avuto modo di contestare nelle sedi opportune. Purtroppo, in quell’incontro Christian si è anche infortunato e non ha potuto giocarsi la medaglia di bronzo: se fosse stato per lui avrebbe combattuto anche senza una gamba ma, sentito il nostro medico Dr. Bonagura non abbiamo voluto rischiare di compromettere ulteriormente una situazione che merita di essere approfondita. Il bilancio di questo Master poteva di sicuro essere migliore, ma ce ne andiamo con la consapevolezza che le nostre grandi potenzialità in ottica olimpica sono davvero grandi… tempo al tempo”.
“Ho visto Alice troppo nervosa e poco presente sul tatami. -ha detto invece coach Francesco Bruyere- Ha sicuramente perso un po’ la bussola dell’incontro, ma l’Alice che conosciamo è di un altro livello ed un episodio non cambia nulla. Sono sicuro che al prossimo appuntamento riuscirà a ritrovare un po’ di quella serenità e spensieratezza che ci fa divertire. Per quanto riguarda Asya Tavano invece, arrabbiato è la parola giusta, perché sono convinto che sia più forte della cinese e che se le possa giocare con tutte le altre per arrivare a medaglia. Oggi ha combattuto molto bene, sta facendo grandi passi in avanti e velocemente, ma dobbiamo sistemare alcune cose sulla difesa. Un solo errore di distrazione ci è costato molto caro, deve imparare a rimanere sul pezzo per tutto l’incontro e poi saranno problemi seri per tutte”.
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