Con il successo dell’Akiyama nella gara maschile disputata sabato e del Kumiai nella femminile di domenica si è concluso a Olbia il Trofeo Italia Sardinia Trophy.
L’evento, organizzato dal Centro Sportivo Olbia Judo, con il sostegno dell'Assessorato Regionale al Turismo, Commercio e Artigianato, l'Assessorato Regionale allo Sport, Cultura e Pubblica Istruzione e il Comune di Olbia, contribuisce a determinare il ranking nazionale degli esordienti più talentuosi d'Italia e offre l'opportunità di qualificarsi per i Campionati nazionali.
Al Geovillage sono stati circa 320 gli atleti che si sono dati battaglia per i titoli nelle diverse categorie, 116 le società impegnate e provenienti da ben 18 regioni dello Stivale. Una grande risposta del movimento judo italiano che dimostra l'eccezionale coinvolgimento a questa competizione.
Quattro in tutto le medaglie conquistate dagli atleti FVG in trasferta nella terza tappa del circuito Trofeo Italia dedicata esclusivamente alle classi esordienti: si tratta del doppio oro di Alice Bronzin (- 40 kg) e Leonardo Zuccheri (-81 kg), atleti in forza al DLF Yama Arashi Udine, dell’argento di Giada Finotti (-48 kg) dell’Accademia Muggia e del bronzo di Bryan Justin Camol (- 73 kg) della Polisportiva Tamai. A loro si aggiunge il quinto posto di Mirco Bone (-66 kg) della Polisportiva Villanova.
Di seguito i commenti degli atleti medagliati alla gara e dei coach che li hanno seguiti in sedia.
ALICE BRONZIN – Ho sempre paura di non essere all’altezza, non considero scontato vincere, anzi. Ora che ho vinto, mi sento più sicura e sono certa che gli allenamenti estivi mi hanno resa migliore. Sono felice!
LEONARDO ZUCCHERI – Sul tatami in gara sono solo, ma le medaglie sono il risultato di un lavoro di club. Non tutti i club, come lo Yama Arashi Udine, sostengono fisicamente ed economicamente l’attività agonistica. Ringrazio e vado, andiamo avanti.
COACH MILENA LOVATO – Sono due ragazzi capaci e seri. Mettono impegno, entusiasmo e sorrisi sempre. CI mancava un po’ di “self-confidence”, oggi ne abbiamo aggiunto un pezzetto.
GIADA FINOTTI – È stato bello, sono contenta, mi sono divertita! Potevo fare meglio, peccato per la finale, che brucia un po’, però è andata abbastanza bene. La prossima volta farò oro!
COACH GIACOMO FRATTI – Giada ha fatto una bella gara, super concentrata; è migliorata sicuramente rispetto al precedente Trofeo Italia, dove comunque aveva fatto seconda. Peccato solo per la finale che non ha gestito bene, facendo qualche errore tecnico, però nel complesso siamo contenti. Sicuramente c’è da lavorare. Adesso l’appuntamento è fra due settimane che c’è la tappa di Treviso.
BRYAN JUSTIN CAMOL – Sono contento del risultato ottenuto anche se è stata dura. Ho dato il massimo che potevo dare, ma continuerò a lavorare per ottenere risultati sempre migliori. Grazie alla Società che mi ha supportato.
COACH GABRIELE ZILIOLI - Questa trasferta ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta. La squadra sta lavorando bene e sono fiducioso che le soddisfazioni arriveranno, sia per i nostri atleti che per noi tecnici. Bryan in particolare, dopo un inizio in salita, ha dimostrato di potersela giocare ad un buon livello con i suoi avversari.
“Sono molto contento della grande partecipazione che ogni anno c’è a questo torneo – ha dichiarato Efisio Mele, 5° Dan, Maestro del Centro Sportivo Olbia - ormai è diventato uno degli appuntamenti più importanti del judo in Sardegna. Questo per noi è gratificante e ci spinge a lavorare sempre meglio. Ringrazio tutti i nostri collaboratori del Centro Sportivo Olbia Judo, l’Amministrazione comunale di Olbia che ha sempre creduto in questo sport e la Regione Sardegna che ci sostiene ad ogni evento.”
“Questo evento ha registrato un incredibile record di presenze – ha detto Giuseppe Matera, vice presidente Fijlkam settore judo - questo è un segnale forte che fa ben sperare per il futuro. Il settore del judo si sta riprendendo dopo il periodo buio del Covid, e lo dimostrano i risultati che stanno ottenendo i nostri atleti in campo internazionale e i numeri dei tornei come questo importantissimo di Olbia”.