Settimo posto per Asya Tavano ad Abu Dhabi, nella terza ed ultima giornata di Grand Slam. Nella stessa giornata è arrivata anche la terza medaglia d’oro per l’Italia con la straordinaria Alice Bellandi, prima nei 78 kg con un’autorevolezza impressionante.
La nostra Tavano ha iniziato bene vincendo su Nazgul Maratova (KAZ) per tre sanzioni, ma poi è stata sconfitta da Rochele Nunes (POR) con un ippon di tani otoshi e, nel recupero, dalla francese Lea Fontaine.
“Ad Asya è mancato un pizzico di lucidità e cinismo al momento opportuno. -ha detto il capoallenatore femminile Francesco Bruyere- In vantaggio di due sanzioni con la forte portoghese le sarebbe bastato un po’ di tatticismo per portarsi a casa una medaglia sicura. Dobbiamo ancora lavorare molto su alcuni aspetti dell’incontro, ma oggi avrebbe potuto vincere senza problemi e questo mi fa ben sperare per il futuro. Andiamo avanti”.
“Ha gestito molto bene il primo incontro -ha commentato invece il padre-coach Rudy Tavano, presente anche ad Abu Dhabi- Nel secondo incontro era più forte e si vedeva ed infatti era in vantaggio per shido, però ha commesso un errore che sapeva di non dover fare e che le è costato l’incontro! Ci vuole ancora esperienza, ma comunque i punti in termini di qualifica olimpica ci sono! Ora aspettiamo gli Europei lavorando in ottica di un risultato migliore”.
“Pure essendo presenti alcune tra le atlete più forti al mondo la gara di oggi di Alice è stata di un altro livello rispetto a quella delle avversarie. -ha commentato Francesco Bruyere, capoallenatore femminile- Mai in difficoltà nella fase eliminatoria, ha vinto gli incontri con la solita classe e finalmente sfruttando anche la lotta a terra in cui è molto abile. Ha gestito poi benissimo la finale con l’ostica francese, senza rischiare e portando a casa il risultato con superiorità. Come sempre infiniti complimenti alla regina della categoria”.
“Senza nulla togliere al coreano che è stato bravo -ha detto Raffaele Parlati, capoallenatore maschile- ma per Christian è stata una giornata nera iniziata da quando si è svegliato e costellata da numerosi episodi negativi che gli hanno fatto prendere la serenità. È anche vero che tra infortuni vari non riesce a dare continuità all'allenamento, la speranza è trovare un po’ di continuità negli allenamenti e la tranquillità mentale che lo ha sempre contraddistinto”.
“Gli altri ragazzi in gara hanno fatto del loro meglio -ha aggiunto Parlati- perdendo tutti con judoka top, credo che per loro sia un'esperienza positiva affrontare atleti di primo piano, ma a questo credo sia necessario aggiungere la partecipazione a gare di un gradino inferiore. Auspico inoltre, che tutti questi atleti partecipino e si confrontino al CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO, che ritengo sia uno step fondamentale per chi poi vuole emergere in campo internazionale”..
Una buona gara è stata anche quella di Erica Simonetti, che ha concluso con un pregevole quinto posto caratterizzato da tre vittorie e, particolarmente brillante, quella ottenuta con tomoe nage sulla bosniaca Larisa Ceric. Settimo posto invece per Asya Tavano, che completa lo score complessivo dell’Italia per questo Grand Slam con tre primi posti, tre quinti e due settimi. Primo posto nel medagliere, anche se non sfugge che la partecipazione sotto la sigla AIN (quattro primi e cinque terzi posti) non trova posto in questa classifica.