Si alza oggi il sipario sulle Paralimpiadi di Parigi e come tre anni fa, anche quest’anno Emiliana Bizzarini, judoka dello Sport Team Udine, sarà nuovamente alla guida del pool di medici pronti a seguire ed assicurare il benessere degli azzurri in questa kermesse.
Un lavoro impegnativo, ma senza dubbio capace anche di regalare emozioni uniche, quello che aspetta la professionista Udinese direttrice della S.O.C. MFR-Unità Spinale presso il Gervasutta.
«Abbiamo organizzato un ambulatorio medico per qualsiasi necessità degli atleti. - spiega Emiliana - Alle Paralimpiadi abbiamo un incidenza più elevata di infortuni rispetto ai colleghi delle Olimpiadi: ci aspettiamo circa 14 infortuni per una delegazione di 100 atleti per 10 giorni, e noi abbiamo 140 atleti. Ed è leggermente più alta, rispetto agli atleti non portatori di disabilità, anche l'incidenza di patologie come la gastroenterite, le sindromi da raffreddamento e le infezioni urinarie. Dal 2000, io coordino l'ambulatorio di medicina dello sport per la persona disabile, che è l'ambulatorio di riferimento regionale e quindi da sempre mi sono occupata di atleti paralimpici. In questo ambito, oltre all'attività di riabilitazione c'è anche quella, anche più importante, del coordinamento con i tecnici per le attrezzature. Senza dimenticare un'altra attività che fa parte del know how del medico sportivo che riguarda l'antidoping; e che non va assolutamente trascurata, soprattutto in eventi così importanti come le Paralimpiadi.»
