Il Criterium Giovanissimi è tornato a Trieste dopo cinque lunghi anni di assenza, portandosi dietro l’ormai consueta e amatissima Coppa Regione, dedicata alle classi agonistiche alla presenza del Presidente FIJLKAM FVG Sandro Scano, del Presidente settore Judo Andrea Piccinini e del Presidente Onorario FIJLKAM M° Palmiro Gaio presso il Palazzetto G. Calza, meglio conosciuto come PalaChiarbola.
Il pomeriggio di sabato è scorso via veloce, in una gara ormai collaudata che ha visto alternarsi sul tatami circa 150 atleti delle classi esordienti e, a seguire, cadetti, juniores, seniores e master.
La giornata di domenica è stata salutata la mattina dall’Assessore dello Sport del Comune di Trieste Elisa Lodi, che ha augurato a tutti i bambini ed agli spettatori di divertirsi e godersi la gara, entusiasta dell’affluenza del pubblico di casa, ma anche dei numerosi ospiti friulani, veneti e sloveni.
Un ritorno, quello nel capoluogo giuliano, che è stato possibile organizzare grazie al contributo di diverse società triestine: Accademia Muggia, Makoto, Judo Club Ken Otani, Dojo Trieste, Unione Judo Trieste, AeR, Dopo Lavoro Ferroviario, Società Ginnastica Triestina, ma anche col contributo in termini di materiali di alcune società regionali, tra le quali Corpo Libero e Dojo Sacile.
Siamo felici di essere tornati a Trieste –ha commentato Andrea Piccinini-. È stata una bellissima festa, molto partecipata. Ciò che più ha colpito, oltre all’organizzazione impeccabile, è stata la straordinaria unione tra le società che hanno collaborato per la riuscita dell’evento e che ringrazio personalmente.
In una parola “kokoro”, termine giapponese che significa letteralmente “cuore”, ma che comprende un’accezione più ampia: l’armonia che si crea tra cuore, corpo e spirito, come ci hanno spiegato Giovanna Coen e suo marito, il Maestro Michele Marolla, che hanno tenuto due banchetti dedicati rispettivamente all’arte dell’Ikebana (con l’associazione Ikebana Ohara Chapter Venezia) e della scrittura giapponese (con l’associazione Yodansha Kyokai – Iwama Aikido Trieste).
L’ikebana (letteralmente "fiori viventi") è l’antica arte giapponese della composizione floreale nel più profondo e sfaccettato significato di portare il fiore alla vita; la disposizione dei fiori si basa su un sistema ternario in cui si cerca di formare una sorta di triangolo costituito da un ramo lungo, che rappresenta l’avvicinamento al cielo, uno più corto che rappresenta la terra e uno intermedio che simboleggia l’uomo. Intraprendere un corso di Ikebana permette di intraprendere un rapporto con la natura che invita alla riflessione, a uno sguardo nuovo nei confronti della bellezza dei fiori, ma porta anche alla ricerca dell'essenziale, la valorizzazione del vuoto e l'importanza dell'asimmetria per valorizzare l'espressione di ciò che nasce spontaneo e vitale.
Esiste un denominatore comune tra tutte queste arti –ha commentato Giovanna Coen-: il judo, come l’aikido, l’ikebana, la scrittura, ma anche il teatro giapponese sono accomunati da una cultura, una filosofia, un simbolismo che nascono dall’armonia e dall’importanza di far scaturire una scintilla in chi vi si avvicina.
Concetti e complessità che restituiscono un briciolo di cultura giapponese in un più ampio respiro di quello meramente legato alla competizione e che hanno affascinato i giovanissimi e le loro famiglie.
Sul tatami, come sempre, tra atleti, tecnici, presidenti di giuria, tabellonisti e cronometristi, accomunati da un largo sorriso, una gran festa di quasi 450 bambini in totale, capitanata dai gemelli dell'Accademia Muggia Simone e Giacomo Fratti e da Alessia Benvegnù del Dopo Lavoro Ferroviario Trieste.
Arrivederci all’ultima tappa dell’anno, che renderà l’avvicinamento al Natale ancora più piacevole al PalaMicheletto di Sacile il 14 e 15 dicembre.
Di seguito si rendono disponibili le classifiche delle due giornate di gara:
