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Judo

Christian Parlati si tinge d’oro a Podgorica: è suo il titolo di campione d’Europa!

Era il metallo che mancava nel medagliere dell’Italia, ed è arrivato oggi per mano di Christian Parlati: è un oro davvero pesante quello meritato poco fa dal ventisettenne napoletano ai Campionati d’Europa, in corso di svolgimento a Podgorica (Montenegro). Ma la finale dei 90kg vinta da Christian non è l’unica conquistata oggi dagli azzurri: a contendersi un posto sul podio c’era anche il “veterano” Antonio Esposito, che purtroppo alla fine non ha potuto gioire come il compagno di nazionale, dovendosi accontentare del quinto posto.

Una prova magistrale quella di Parlati, che ha vinto ben quattro incontri su cinque disputati per ippon. A “farne le spese” per primi sono stati l’estone Klen Kristofer Kaljulaid, lo slovacco Alex Barto e il bulgaro Ivaylo Ivanov, superati tutti e tre in poco più di una trentina di secondi. Sono bastati invece 3 shido a Christian per superare in semifinale l’azero Murad Fatiyev e meritare la finale più importante. Opposto per l’occasione il francese Maxime-Gael Ngayap Hambou, bronzo a Parigi 2024, che nulla ha potuto contro il dominio odierno dell’azzurro, che si è imposto per yuko di uchi mata cui è seguito subito l’ippon per ashi gatame.

Nella stessa categoria, una buona prestazione è stata anche quella offerta dal pordenonese e compagno di allenamento Kenny Komi Bedel, che al primo turno ha superato al golden score, per ippon di gaeshi, lo slovacco Peter Zilka e successivamente ha risolto a suo favore l’incontro che l’ha visto contrapposto all’israeliano Guy Gurevitch, marcando yuko ad una ventina di secondi dal termine. Nella sfida dei sedicesimi contro il francese Alexis Mathieu, n° 12 nella WRL, Bedel trova però disco rosso, subendo un ippon di ura nage in seguito ad un tentativo di attacco.

Negli 81kg, un altro podio sfiorato per Antonio Esposito, che ripete il risultato della scorsa edizione concludendo la sua gara al quinto posto. Avvio non semplice per il napoletano, che grazie a due “guizzi” praticamente identici di ko uchi valutati yuko supera al golden score prima l’austriaco Bernd Fasching e poi il turco Muhammed Koc. Ai quarti però un ippon fulmineo di uchi mata ad opera dell’azero Zelim Tckaev mette fine alla sua corsa per l’oro. Approdato ai recuperi, Esposito si rifà subito marcando ippon di morote all’ungherese Hristo Valkov. Nella finale per il bronzo, che l’ha visto opposto all’ostico belga Matthias Casse, paga purtroppo a caro prezzo una distrazione in una fase a terra al golden score, subendo yuko di immobilizzazione.

Nei 70kg, percorso sostanzialmente identico per le azzurre Giorgia Stangherlin e Irene Pedrotti, che dopo aver superato il primo turno rispettivamente per wazari e yuko sulla cecoslovacca Vera Zemanova e per wazari sulla danese Emilie Sook, hanno concluso la loro gara con le sconfitte accusate per mano della spagnola Ai Tsunoda Roustant e dell’olandese Margit De Voogd, in entrambi i casi vincitrici per hansoku make dell’avversaria (shido 3).

Nei 70kg, percorso sostanzialmente identico per le azzurre Giorgia Stangherlin e Irene Pedrotti, che dopo aver superato il primo turno rispettivamente per wazari e yuko sulla cecoslovacca Vera Zemanova e per wazari sulla danese Emilie Sook, hanno concluso la loro gara con le sconfitte accusate per mano della spagnola Ai Tsunoda Roustant e dell’olandese Margit De Voogd, in entrambi i casi vincitrici per hansoku make dell’avversaria (shido 3).