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Judo

“Oggi una parte dello Skorpion ci ha lasciato”, addio Dario Crozzoli

Dario Crozzoli soffriva da tempo. Nel pomeriggio di oggi, martedì 14 luglio, la sua sofferenza si è finalmente arrestata. Ma con lei, anche il suo respiro. Classe 1950, Dario Crozzoli avrebbe compiuto 70 anni il 19 novembre. Diplomato Isef ed insegnante di professione, è stato fra quelli che frequentarono le aule ed il tatami dell’Accademia italiana di judo, ottenne il diploma di Istruttore con il corso Delta nel 1979. Nel 2008 Dario è diventato Maestro. Ma Dario entra nella storia del judo regionale nel 1973, quando fonda assieme ad Enea Sellan lo Skorpion Pordenone. Sono soltanto due ragazzi, di 23 e 25 anni, accomunati dagli studi, dalla passione per il judo e dalla voglia di trasmetterla. Poi si sono uniti anche Sergio, il fratello di Dario e poi Giancarlo Pizzinato e lo Skorpion è diventato lo Skorpion. Il tempo ha premiato il coraggio di quei due ragazzi di 23 e 25 anni, che hanno saputo accompagnare per mano un club nella crescita. Anche 2 Dario Crozzolicambiando ruolo e posizione, ma sempre assieme, con eleganza e pacatezza. Nonostante la profonda tristezza, Enea non si è sottratto dal dedicare un ricordo dell’amico Dario per tutti quei giovani, dello Skorpion e non solo, che non hanno avuto il privilegio di conoscerlo. 1 Enea e Dario Crozzoli 1024x806

“Dario era un grande sognatore, un talentuoso che poteva permettersi di esprimere le sue forti emozioni in tutti i campi. Sportivo, musicale, artistico e lavorativo. Nello sport oltre al Judo, cintura nera 4° dan, praticò moltissime altre attività, dal deltaplano, alle attività subacquee, windsurf, vela ed altro ancora. Ha insegnato per molti anni Educazione Fisica nelle Scuole della Provincia per dedicarsi in un secondo momento all’attività imprenditoriale. Dapprima nel settore calzaturiero e in seguito nel mondo del mobile con creazione di cappe aspiranti. Così, giusto per mettere in risalto quale e quanta sia stata la versatilità di Dario. Tra queste innumerevoli passioni, il Judo è l’attività che più l’ha coinvolto, lasciando una traccia indelebile con la fondazione dello Skorpion avvenuta nel 1973 dopo aver frequentato l’Accademia di Judo a Roma nel “corso Delta”, del quale è stato il capocorso. Ha vissuto il Judo come pura passione cercando di analizzare i minimi dettagli per approfondire la tecnica e trasmetterla ai suoi allievi. Innamorato della scuola francese, si recava spesso a Parigi per approfondire la didattica del judo. Soleva dire spesso che le prese in randori si dovrebbero fare con due dita per essere sensibili agli spostamenti del compagno. I suoi riferimenti sono stati i Maestri: Palmiro Gaio, Argo Leveghi, Dino Furlan, Bruno Carmeni. Dopo tanti anni di sofferenza, sapere che l’Anima di Dario, il più carismatico dei miei amici, sia libera di volare in cielo, mi rende meno triste. Oggi una parte dello Skorpion ci ha lasciato. Gli saremo sempre grati e alloggerà sempre nei nostri cuori”.