È stata una cerimonia speciale quella allestita venerdì mattina nella sala Ajace del Comune di Udine. Speciale perchè consegnare l’attestazione di ottavo dan di karate a Roberto Ruberti è indubbiamente un evento speciale.
Per Roberto Ruberti, per il karate regionale e nazionale, ma anche (forse soprattutto) per la città di Udine.
È stato speciale infatti l’evento ed è stato speciale anche il contesto, con la presenza dei massimi esponenti della città di Udine con il Sindaco Pietro Fontanini e l’assessore allo sport Antonio Falcone e con il più alto esponente di settore della federazione, il vicepresidente federale del karate Davide Benetello, che ha accompagnato la consegna del prestigioso diploma con parole accorate ed emozionanti, a raccontare una storia che attraversa ed incrocia vite ed esperienze straordinarie, che hanno fatto crescere uomini, campioni, allenatori di campioni, dirigenti che hanno raggiunto anche vette inimmaginabili.
Che nessuno avrebbe avuto l’ardire di progettare quando, a metà degli anni 80, gli Internazionali di karate iniziarono la loro grande storia nel karate regionale e nazionale, crescendo a Grado prima ed a Lignano poi, per oltre trent’anni, assieme al karate italiano ed assieme a migliaia, decine di migliaia di appassionati praticanti di karate.
È stato ricordato il grande Aldo, Aldegisto Sodero scomparso la notte di Natale 2017, fratello di Roberto e marito dell’inesauribile Meri Facini, presente e tutt’ora attiva per portare un contributo competente alla federazione regionale.
Ed è stata citata, ovviamente, la grande Roberta Sodero, che oltre agli eccezionali risultati agonistici personali, ha avuto l’onore ed il privilegio di compiere un passo storico per il karate azzurro, conquistando da tecnico di Viviana Bottaro la prima storica medaglia del karate italiano alle Olimpiadi a Tokyo 2020.
È stato un discorso davvero impeccabile quello di Davide Benetello, impreziosito anche da un’emozione genuina, sincera, preziosa.
Ed ha parlato bene anche Giuliano Clinori, vicepresidente dello Csen nazionale che, con perfetto garbo istituzionale, ha atteso si completasse la consegna “federale” prima di procedere con l’analoga ed ugualmente apprezzata consegna a Ruberti dell’attestazione di ottavo dan Csen.
A chiudere le cerimonie ci ha poi pensato Roberto Ruberti, sereno e grato, che ha voluto accanto a sé il figlio ormai grande Edoardo assieme alla piccola Lavinia e poi ha voluto citare e ringraziare ciascuno per essere “qui ora”, dal Sindaco di Udine Pietro Fontanini e del presidente federale del karate Davide Benetello, dell’assessore allo sport Antonio Falcone e del vicepresidente nazionale Csen Giuliano Clinori, Sergio Di Filippo, dirigente CrediFriuli ed il consigliere regionale Mauro Di Bert, gli amici del mondo delle arti marziali Andrea Buttazzoni, Marco Cavalli per aver realizzato questa cerimonia, Gabriele Garcea, Luigi Girardi, Luigi Rossi, Roberto Veronese e, soprattutto, i figli Edoardo e la piccola Lavinia, la cognata Meri Facini-Sodero e Leila Giovanatto.
Ha costruito quei suoi ragionamenti arditi, ma sempre lucidissimi e sempre rivolti al futuro, per continuare a fare, crescere, impegnarsi per offrire opportunità, progettare eventi.
Congratulazioni e grazie grande Roberto!