È un’Italia subito da medaglia nella prima giornata dei Mondiali Juniores a Dushanbe. E a metterla al collo è proprio il nostro Alessio De Luca, che ha conquistato un bellissimo bronzo nei 66kg.
Dopo l’argento europeo conquistato un mese fa, per il judoka triestino è arrivata un’altra grossa soddisfazione in una gara quasi perfetta, dove ha ceduto il passo solamente al giapponese Shuntaro Fukuchi, poi vincitore di categoria. Quattro quindi le vittorie messe a segno dall’azzurro, le prime sul bulgaro Kristian Genov e sull’uzbeco Nizomiddinxuja Toshpulatov, poi ai ripescaggi sul kazako Magzhan Alzhanov mettendo a segno prima wazari con sumi gaeshi doppiato subito dopo con seoi nage. Infine, a coronare la giornata la vittoria anche sull’uzbeko Zamohshari Bekmurodov. Una finale faticosa per De Luca, che ha giocato per tutto il tempo d’anticipo, precedendo l’avversario nelle azioni, con quest’ultimo pronto sempre a reagire. E proprio su una reazione dell’uzbeco, il judoka triestino è andato a terra e con una rapida azione gli ha serrato il collo costringendolo alla resa.
“Ancora una volta De Luca ha dimostrato il suo valore -ha detto il coach azzurro Salvatore Ferro- prendendosi un fantastico bronzo perdendo solo con il giapponese che ha vinto poi la categoria. Bellissimo anche il percorso di Rebecca Valeriani che ha perso la finale per il bronzo con la Campionessa Europea Seniores Kristina Dudina. Tutti gli altri ragazzi hanno dimostrato il loro valore, cedendo solo a chi poi ha vinto le medaglie”.
“Sono veramente felice della medaglia che è arrivata -ha commentato Alessio De Luca- penso che sia la gran chiusura di un cerchio, cioè quella delle gare “giovanili”. Ritengo che questa medaglia non sia solo merito mio, ma dello staff gigantesco che mi segue: dai tecnici di Settimo, tutti compresi; Monica e Raffa (Barbieri e Toniolo, ndr) che è da quando ho 3 anni che mi seguono, Poi Enrico (Parlati, ndr) che, sia agli Europei che al mondiale, mi è stato in sedia caricandomi molto ed anche a tutti gli uke che ho in palestra, soprattutto Pietro e i dragoni. Il ringraziamento più grande va alla mia famiglia, che mi sostiene ogni giorno sia economicamente che moralmente. È a loro che devo tutte le mie vittorie. Prendo questo bronzo come trampolino di lancio per il mondo senior, vediamo… può darsi che il meglio debba ancora arrivare”.
È stato quinto posto invece per Rebecca Valeriani che, nei 48 kg, ha dato il massimo e ha superato con tre sanzioni la bielorussa Aryna Makeyenka, in gara con il backnumber IJF, quindi l’ungherese Tamara Harsvolgyi (wazari) e, nei quarti, l’inglese Summer Shaw è stata penalizzata per un’azione di waki gatame. Non c’è stato niente da fare purtroppo, nella semifinale con la giapponese Sachiyo Yoshino, passata con wazari e tre sanzioni, così come nella finale per il bronzo, con la russa Kristina Dudina targata IJF che si è imposta con sumi gaeshi wazari proseguito in immobilizzazione.
“Oggi è stata una giornata intensa e piena di emozioni -ha detto Rebecca Valeriani- anche se il rammarico per non essere riuscita a salire sul podio è forte, sono comunque fiera di me stessa per aver dimostrato di potermela giocare con le più forti. Ho imparato tanto da questa esperienza e non vedo l'ora di tornare sul tatami per continuare a fare quello che più mi piace”.
Il settimo posto ha premiato invece la gara di Vincenzo Manferlotti nei 60 kg che, dopo l’ippon di de ashi barai nel golden score su Christopher Velazco (Usa), ha prevalso nettamente anche sull’armeno Arshak Bekchyan, fermandosi poi nei quarti con l’uzbeco Murodil Murodillaev e nel recupero con il kazako Talgat Orynbassar. In gara nei 60 kg anche Francesco Sampino che, purtroppo, è stato fermato dalla squalifica con il colombiano Jeronimo Pino Balbin.
Anche Sofia Mazzola ha gareggiato nei 48 kg e, dopo il successo nel primo turno sulla turca Zilan Ertem (tre shido), è stata sconfitta (ippon) dalla cinese Xinran Hui, che poi si è aggiudicata il titolo a spese della giapponese Yoshino.
Una vittoria nei 52 kg anche per Ilaria Finestrone, che si è imposta per ippon su Arina Gazakova (Tkm) ed è stata poi eliminata dall’azera Aydan Valiyeva, così come Micaela Sciacovelli che, dopo la netta vittoria su Yi-Hsi Shen (Tpe), si è trovata di fronte alla giapponese Iroha Oi, che poi si è aggiudicata il titolo mondiale della categoria. Una casualità non proprio fortunata che ha segnato anche la gara nei 66 kg di Valerio Accogli, il quale dopo aver vinto con uno splendido ippon di uchi mata su Kazybek Chynybekov (Kgz), ha dovuto cedere il passo all’eccezionale giapponese Kairi Kentoku. Poi, in finale, Kentoku ha lanciato con eri seoi nage il suo compagno di squadra Shuntaro Fukuchi… che ha vinto il titolo.
Domani è il turno dei 57 kg con le azzurre Giulia Carnà e Michela Terranova, i 63 kg con Sara Corbo e Savita Russo e dei 73 kg con Fabrizio Esposito e Manuel Parlati.