Pochi giorni sono trascorsi dalla fine dello stage FIJLKAM che quest’anno ha portato a Lignano più di 500 judoka a confrontarsi sul tatami al fianco delle squadre nazionali Cadetti e Juniores e di molte rappresentative provenienti da Paesi stranieri.
Il caldo, a volte tale da togliere il fiato, non ha mai avuto la meglio sulla voglia di apprendere e misurarsi con i propri compagni di allenamento, in uno scambio continuo, che tale è stato anche per i numerosi tecnici presenti.
Lo stage, a cura dal Maestro Luigi Guido (responsabile organizzativo delle squadre nazionali) e diretto dal Maestro Raffaele Toniolo (presidente della CNAG), coadiuvato dalla Maestra Laura Di Toma (Team Manager delle squadre nazionali), Vito Zocco (membro CNAG) e Alessandro Comi (Responsabile Organizzativo CNAG) ha ottenuto ampi consensi dai partecipanti, che ne hanno elogiato la proposta variegata e l’ottimo livello tecnico proposto, adeguato ad ogni fascia d’età.
Di seguito il commento di Alessandro Comi: “Abbiamo cercato di portare sul tatami l’esperienza maturata in un anno di attività con gli azzurrini: la possibilità di vedere questi ragazzi combattere ai massimi livelli è un’occasione preziosa per metterci in discussione così da migliorare eventuali lacune e per potenziare i punti di forza…ci confrontiamo spesso coi colleghi stranieri e ogni volta portiamo a casa degli spunti interessanti: sarebbe sciocco non approfittare di Lignano per condividere questo lavoro con tutti i club partecipanti… d’altronde i giovani che partecipano allo stage oggi, potrebbero essere gli azzurrini e gli azzurri di domani e crescere sul tatami come movimento, prima ancora che come singoli, è vantaggio e responsabilità di tutti.
A fine stage il bilancio è molto positivo: sul tatami si è visto tanto lavoro da parte di tutti i presenti, dai giovanissimi, agli atleti delle nazionali che si stanno preparando per i Mondiali Cadetti e per gli Europei Junior; il fatto che alcune nazionali straniere abbiano deciso di condividere questo periodo delicato con noi è un segno importante, che testimonia la stima e la fiducia nei nostri settori giovanili e nei loro tecnici. Con i colleghi Laura Di Toma e Luigi Guido abbiamo raccolto feedback davvero interessanti sui quali stiamo già elaborando alcune nuove soluzioni per la prossima edizione: di anno in anno è importante rendere sempre più fruibile ed interessante la proposta, con la consapevolezza che questo stage sia una vera e propria risorsa per tutto il judo italiano”.
D’accordo con questa visione anche Vito Zocco: “La grandissima affluenza e la qualità elevata di molti atleti presenti testimoniano l’ottimo livello di questa edizione dello stage Federale; se le rappresentative nazionali di Romania, Inghilterra, Belgio, Austria e Svizzera hanno deciso di preparare appuntamenti importanti come gli Europei Juniores ed i Mondiali Cadetti qui a Lignano insieme alle nostre squadre nazionali e ai numerosi atleti italiani intervenuti, significa che c’è stima e un’ottima considerazione del judo azzurro.
Abbiamo cercato di offrire ai partecipanti una proposta didattica differenziata e mirata ad ogni fascia d'età, prendendo spunto da quelle che sono state le difficoltà riscontrate dai nostri azzurri nelle competizioni internazionali, cercando d’altro canto di valorizzare i loro punti di forza. I riscontri raccolti a fine settimana sono stati molto positivi e ci lasciamo ben sperare per il futuro dei nostri giovani atleti”.
Nel corso dello stage sono stati proposti due seminari a tema: il primo, tenuto dalla Dottoressa Rosetta Pleimes, relativo ai pericoli del poding inconsapevole e il secondo, a cura dell’Avvocato Giancarlo Zannier sul duplice tema della Giustizia sportiva, tra procedimenti disciplinari e sanzioni e del Cyberbullismo, sull’uso corretto degli strumenti di comunicazione, argomenti fortemente attuali e di grande interesse per la platea presente.
La contemporaneità dello stage con i Mondiali di Tokyo ha reso il clima ancora più caldo: i momenti pre e post allenamento vedevano tecnici, atleti ed accompagnatori vari, radunarsi davanti allo schermo in entrata del palazzetto a gustarsi le gare, fare commenti, azzardare pronostici, tifare e soffrire insieme per gli atleti della Nazionale italiana. Durante i pasti era tutto un risuonare di telecronache provenienti dai telefonini, a qualunque ora, in un’eco continua!
L’ultimo giorno, venerdì, i saluti sono sembrati meno malinconici del solito: i ragazzi guardano al futuro, sanno che si ritroveranno presto in gara e in altri stage e hanno tutti un pensiero in comune: non vedono l’ora di trovarcisi nuovamente.