Il Panathlon Club Trieste ha invitato i vertici del karate regionale FIJLKAM, promuovendo una serata intitolata “IL KARATE ALLE OLIMPIADI DI TOKYO 2020” in cui è stata relatrice il maestro Anna Devivi, accolta con l’occasione nel Panathlon triestino. Presenti l’ottantacinquenne maestro Salvatore Mileto, spirito incorruttibile, omaggiato durante la serata, il presidente del Comitato Regionale FVG FIJLKAM, maestro Claudio Valentini, il vicepresidente del settore karate maestro Roberto Ruberti e il delegato provinciale Pierluigi Barbieri. Nei saluti il presidente Valentini ha illustrato ai convenuti le caratteristiche della federazione, dettagliando l’articolazione delle competizioni di karate olimpico. Ruberti ha evidenziato la lunga attesa per questo evento che accade 56 anni dopo l’ingresso del judo alle Olimpiadi, il percorso ed i legami della comunità regionale del karate, che sarà presente a Tokyo con il tecnico della nazionale Roberta Sodero, ricordando l’organizzazione di campionati europei a Trieste nel 2008 e auspicando un nuovo evento importante di karate, proprio a Trieste. Barbieri ha sottolineato l’analogia tra il motto del Panathlon “Ludis iungit” che richiama all’unione, con la necessità - sempre attuale e pressante -di lavorare per ricondurre le molte anime del karate ad un alveo unitario strutturato. La presentazione del maestro Devivi, supportata da un video della FIJLKAM girato tra Ostia e Trieste, ha mostrato la rilevanza dell’azione federale coordinata, per la promozione delle eccellenze agonistiche e dell’educazione attraverso la disciplina marziale, che interessa tutte le fasce della vita, “da 1 a 100 anni”. Presente in sala al hotel NH una numerosa rappresentanza del Karate Do Trieste accanto ad una sessantina di panatleti ed ospiti. Nella fase centrale della giornata, incidentalmente il maestro Devivi ha invitato Barbieri in qualità di tecnico a proporre un’introduzione al judo nel corso curriculare di karate alla sezione sportiva del liceo Oberdan, dando corpo al principio di interdisciplinarità nella formazione sportiva.
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