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Sport da contatto: ipotesi di riapertura, ma con riserva.

La notizia che da tempo tutti stavamo aspettando è finalmente arrivata: gli sport da contatto amatoriali potranno ripartire! Il nuovo DPCM firmato ieri sera dal Premier Conte prevede la ripartenza per il 25 giugno. Un passo indietro rispetto a quanto auspicato un paio di settimane fa dal Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora, che aveva prospettato la ripresa delle normali attività con l’avvio della cosiddetta Fase 3, prevista per lunedì 15 giugno.

Anche la data del 25 giugno potrebbe dunque non rivelarsi quella definitiva: diverse le perplessità espresse ieri sera nel Consiglio dei Ministri, in particolare dal Ministro della Salute Roberto Speranza. A tal proposito è arrivato in tarda serata il commento del Ministro dello Sport Spadafora, che ha dichiarato: “Avevo proposto una norma molto prudente che, pur differenziando per Regioni, avrebbe consentito la ripresa degli sport di contatto dalla prossima settimana. Prendo atto che il Consiglio dei ministri ha ritenuto che sia ancora troppo presto. Ho chiesto al presidente Conte e al ministro Gualtieri, che ringrazio per aver accettato, un incontro nelle prossime ore per trovare risorse economiche specifiche per i lavoratori e i gestori di impianti sportivi che non potranno riprendere le proprie attività anche per tutto il mese di giugno”.

E se la data di fine giugno venisse confermata, sarebbe un via libera per tutti? Ancora no. A ripartire saranno per ora le Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato la compatibilità della ripartenza con i dati relativi al contagio.

Naturalmente i protocolli adottati fino a questo momento non dovranno in ogni caso essere gettati di colpo al vento, né dovranno venir meno buon senso e prudenza.
La prospettiva che il sogno possa finalmente trasformarsi in realtà rimane comunque concreta e ci dà la speranza di poter utilizzare di nuovo il nostro senso più istintivo, quello del tatto, vivendo appieno le nostre discipline, con le mani addosso e gli occhi negli occhi, i piedi nudi sul tatami e, se anche avremo la mascherina, di certo sotto sapremo che ci scapperà un sorriso.