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Lotta

Fantalotta n. 3

La foto che introduce la terza puntata dedicata al Fantalotta, ritrae il campione estone Kristjan Palusalu. A lui è dedicato un torneo internazionale che si svolge ogni primavera a Tallinn: la capitale dell'Estonia. Palusalu, che gareggiava nei pesi massimi, è stato l'unico lottatore capace di vincere la medaglia d'oro olimpica nello stile libero e nella greco-romana. Realizzò l'impresa a Berlino nel 1936, quando aveva vent'otto anni. Durante tutto il periodo della Seconda Guerra Mondiale, visse vicende tribolate che lo portarono ad essere prigioniero dei sovietici nell'estremo nord della Russia, poi combattente accanto ai finlandesi contro i soldati dell'Unione Sovietica, quindi, tornato in patria fu collaborazionista dei nazisti, e proprio per questa ragione venne fatto di nuovo prigioniero dei sovietici intervenuti a liberare i paesi baltici. Finalmente, al termine della guerra e nuovamente libero, continuò la carriera come allenatore.

Oggi mi dedicherò alle categorie dei 50 chilogrammi femminili e ai 57 dello stile libero.

50 CHILOGRAMMI FEMMINILI

Nella parte alta del tabellone, come testa di serie numero 1 non poteva che esserci la fuoriclasse nipponica Yui Sasaki. La giapponese originaria di Matsudo nella prefettura di Chiba, è Campionessa Olimpica in carica e rimane l'incontrastata protagonista della categoria dei 50 chilogrammi di lotta femminile. Negli ultimi quattro anni s'è laureata Campionessa del Mondo consecutivamente. Cercheranno di contrastarla, anche se prevedo l'impresa assai ardua, l'ucraina Livach, la turca Demirhan, e la colombiana Cardoso.

Forse l'avversaria più ostica di Sasaki, potrebbe venire dalla parte più bassa del tabellone. Per la quinta volta in carriera, l'ucraina che lotta da sempre per l'Azerbaijan, tenterà l'assalto all'oro. Stiamo parlando della leggendaria Maria Stadnik; due argenti e due bronzi nelle edizioni di Pechino, Londra, Rio e Tokyo. La signora e mamma Maria Stadnik, nata a Leopoli 36 anni fa, ha acciuffato la qualificazione all'ultima opportunità, purtroppo ai danni della nostra Emanuela Liuzzi. Possiamo stare sicuri che darà tutta se stessa per dare la caccia all'agognato metallo prezioso. Nella sua parte di tabellone, cercheranno di sbarrargli la strada la mongola Dolgorjav, la cinese Feng e soprattutto la statunitense Hildebrandt.

Data l'assenza della russa Sokolova, qualificatasi tramite il Mondiale di Belgrado, ma invisa al Cio e sostituita dalla lituana Gabija Dilyte, vedo soltanto una concorrente in grado di essere classificata fra le mine vaganti. Sonhiang Kim della Nord Korea, pur essendo difficile fare una quantificazione delle qualità per gli atleti del paese asiatico al confine con la Cina, rappresenterà a mio parere una spina nel fianco per tutte le altre lottatrici della categoria.

57 CHILOGRAMMI STILE LIBERO

La categoria più leggera dello stile libero presenta come testa di serie numero 1 il serbo Stevan Micic, che e nato e vive negli States, ma gareggia per la nazione d'origine dei suoi parenti. Abdulaev dell'Azerbaijan e Kartbay del Kazakistan, saranno due ossi duri per lui, ma vedo ancor più pericoloso il daghestano Abakarov che combatte per l'Albania. Una domanda mi sorge spontanea: Il russo Zelimkhan Abakarov potra essere la prima medaglia olimpica della storia albanese? Il paese affacciato sull'Adriatico è uno fra i pochi stati del mondo a non avere mai vinto alcuna medaglia nelle edizioni dei Giochi dell'era moderna.

Il kazako Kartbay gareggerà a Parigi al posto del fortissimo russo Uguev, che non bene accètto dal Comitato Olimpico Internazionale è stato sostituito dal connazionale Mongush. A sua volta Mongush ha rifiutato l'invito a presentarsi nella capitale francese come atleta Ain.

La parte bassa del tabellone presenta il giapponese Higuchi, il cinese Zou, l'indiano Aman e l'armeno Harutyunian, che vedo tutti sulla stessa linea di valore.

Interessante la disamina delle cosiddette mine vaganti in questa categoria. Vedo con favore le figure del portoricano Cruz, lo statunitense Lee, l'azerbaijano Rzazade, il kirghiso Almaz Uulu, ed il rappresentante della Macedonia del Nord, Egorov. Quest'ultimo s'è qualificato a Parigi 2024 al posto del non gradito Tsiutryn, che a sua volta si era conquistato un posto all'olimpiade lottando per Ain/Bielorussia. Aryan Tsiutryn e Wladymyr Egorov, sono nati, vivono e hanno svolto buona parte della loro carriera nello stesso club che si trova nella Repubblica di Sakha, che si trova nella regione della Yakuzia, che si trova in Russia.... 

Maurizio Casarola