Questa è la storia di Andrea Biffi, un ragazzo di 19 anni, di Alzano Lombardo (Bergamo) che ha iniziato a praticare judo all’età di sette anni e, da quasi tre anni, si allena al Judo Bergamo. Diplomatosi alla scuola alberghiera lo scorso anno, dopo poche settimane, Andrea ha iniziato a lavorare presso l’aeroporto di Orio Al Serio, nella ristorazione. Per capire quanto sia impegnativa la sua professione basta chiedergli di raccontarci la sua giornata tipo, che inizia con una sveglia puntata alle 3:00 del mattino, per un turno di lavoro che va dalle 4:00 fino alle 13:00 oppure, quando cambia il turno, la sveglia si sposta alle 5:00 per un orario he va dalle 6:30 alle 14:00. “Una volta finito il lavoro”, racconta poi Andrea, torno a casa, mangio e, se riesco, dormo almeno un’ora, perché a volte faccio fatica a dormire, a causa della troppa stanchezza ma mi sforzo per cercare di recuperare e arrivare ad almeno cinque ore di sonno nella giornata, comprese quelle del pomeriggio.”. “Alla sera”, confessa Andrea” “sono stanco e a volte faccio fatica ad andare in palestra, però il judo è la mia passione e quindi mi piace farlo”, ed è così, che dalle 18:30 alle 20:30, si inserisce, quindi, l’allenamento, per poi chiudere la “giornata tipo” con il rientro a casa, cena e via… Una tenacia, quella di Andrea confermata anche da chi lo segue la sera sul tatami: “In allenamento, il ragazzo, non si risparmia, anzi, nel gruppo è uno che dà il 100% e a volte devo dirgli io di riposare “ racconta Locatelli e, nel mondo del judo, tutti bene sanno, che detto da “Gigi” questo non può che essere un gran complimento, anche perché, in tema di sacrifici e di come conciliare lavoro, duri allenamenti, agonismo prima e insegnamento poi, Locatelli non può che essere stato per Andrea, e per tutti noi, un esempio, da molti anni a questa parte. I sacrifici di Andrea sono stati anche premiati da ottimi risultati quando l’atleta bergamasco ha conquistato una medaglia di bronzo ai Campionati italiani U21, nel 2021 e una d’argento nel 2022. Inutile quindi ripetere che Andrea è senz’altro un esempio per il suo impegno e spirito di sacrificio, che sono l’essenza stessa della nostra disciplina, un esempio che sa di non essere un caso isolato, perché anche guardando alla nostra sola Regione, conosciamo altri giovani judoka che affrontano quotidianamente difficoltà di diverso tipo e praticano judo al meglio, conseguendo piccoli o grandi obiettivi, accrescendo il loro bagaglio di esperienza ogni giorno e noi, condividendo la loro storia, vorremmo sostenerli e ringraziarli.
Il nostro miglior “in bocca al lupo” ad Andrea Biffi per la sua carriera e i suoi progetti futuri. Invitiamo tutti coloro che hanno altre storie interessanti da segnalare a scriverci Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.