«È stata una bella soddisfazione perché, nonostante il cambio di categoria che mi preoccupava, sono riuscita a realizzare il mio sogno».
La medaglia d’oro nei 70 kg all’European Cup di Teplice del 6 aprile è il punto di arrivo di un percorso che Giorgia Grassi ha iniziato da bambina nella palestra del Maestro Giuseppe Zica, l’Asd Judo Brianza, nelle cui due sedi, quella di Bovisio Masciago e di Villa Santa, ancora oggi Giorgia si allena. «Sono salita sulla materassina a quattro anni e mezzo, seguendo mio fratello più grande che è stato il primo in famiglia a praticare judo».
Un colpo di fulmine, che l’ha portata fin da giovanissima a confrontarsi con i coetanei, vincendo una via l’altra le gare organizzate per i più piccoli. La passione agonistica è cresciuta con il tempo, la voglia di affrontare nuove sfide montava, ma crescevano anche le difficoltà e il livello si alzava. «Dopo aver ottenuto un bronzo ai campionati italiani esordienti, quando mi sono affacciata alla categoria dei cadetti mi sono resa conto che vincere non era più così scontato e ho iniziato a fare i conti con la sconfitta. Molti miei compagni hanno lasciato nel tempo, ma se c’è una cosa che il judo mi ha insegnato, oltre all’educazione e alla disciplina, è che bisogna crederci e non mollare mai».
Sempre sotto la guida del Maestro “Pino”, all’interno di quella che nel tempo è diventata la sua seconda famiglia, senza perdere di vista gli studi (Giorgia è una bravissima liceale iscritta al 3° anno del Liceo artistico), ha raddoppiato gli sforzi e gli allenamenti. «Oggi vado tutti i giorni in palestra tranne i mercoledì quando frequento gli Intercentri organizzati a livello regionale, una risorsa preziosissima per confrontarmi con gli altri atleti della mia categoria. La cosa più bella di queste occasioni, così come pure le gare, è che si conoscono tante persone diverse, si fanno nuove amicizie e anche se sul tatami siamo in competizione, finita la gara, ci sentiamo una famiglia allargata, tutti uniti dalla pratica del judo».
Il duro lavoro e i sacrifici alla lunga hanno portato ai risultati sperati, con i successi alla Coppa Europea Cadetti, un 3° poso a Koper nel 2024, l’argento il 15 marzo 2025 a Porec e il gradino più alto appena ottenuto a Teplice. «Adesso tocca prepararsi per la tappa di Berlino del 26 aprile e poi? Spero di continuare la carriera nel mondo professionistico del judo, ad oggi è questa la mia priorità». Poi un domani si vedrà, magari Giorgia intraprenderà la carriera di Interior designer per la quale sta studiando, c’è tempo, ha sedici anni, godiamoci i suoi Ippon soi nage sul tatami.
Christian Carosi