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Lotta

Iman Mahdavi a Roma per la Giornata Mondiale del Rifugiato

Mentre nel mondo dell'olimpiade si sta discutendo dei nomi degli atleti russi e bielorussi ammessi a disputare i Giochi di Parigi come neutrali, c'è qualcuno che invece si gode questo periodo d'attesa dell'inizio della kermesse sportiva più importante dell'anno in corso, come uno dei più belli  propria vita. Iman Mahdavi, l'atleta iraniano tesserato per la società sportiva del Lotta Seggiano, è quest'oggi a Roma per partecipare come invitato alla Giornata Mondiale del Rifugiato. L'associazione umanitaria UNHCR, ha istituito la scadenza della giornata dedicata ai rifugiati di tutto il mondo, proprio il 20 di giugno di ogni anno, e per quanto riguarda l'Italia, verrà celebrata all'Università Luiss del giornalismo. Iman Mahdavi ha trovato un paio di giorni di tempo per staccarsi dagli allenamenti preparatori all'olimpiade parigina che sta conducendo in Moldova, e s'è recato nella capitale. A Roma ha trovato il connazionale Hadi Tiran Valipour, specialista del taekwondo, e come lui selezionato nel team dei Rifugiati Olimpici. I due persiani, sono gli unici atleti residenti in Italia dei complessivi trentasei che andranno a formare la squadra per Parigi 2024 dei rifugiati. L'augurio è che possano regalare la prima medaglia della storia olimpica al Refugee Olympic Team.

Intanto gli ultimi sviluppi che riguardano l'ammissibilità degli atleti russi e bielorussi a Parigi 2024, parlano di un gruppo ristretto di sedici lottatrici e lottatori distribuiti fra le specialiste del femminile, e gli uomini dello stile libero e greco-romana. Un taglio di ben dieci atleti, voluto dal Cio, rispetto ai ventisei che si erano fattivamente qualificati. Oltre a questa decisione tranciante, bisogna aggiungere che molti dei nomi fra i sedici invitati a partecipare all'olimpiade in Francia, non corrispondono a quelli degli effettivamente qualificati attraverso i Campionati Mondiali del 2023 ed i tornei continentali e quello mondiale della primavera del 2024. Particolarmente tribolata la situazione della categoria al limite dei 74 chilogrammi dello stile libero: proprio quella dove gareggerà anche Mahdavi. II Campione Olimpico russo dei Giochi di Tokyo 2021, Zaurbek Sidakov, è stato estromesso dalla lista dei qualificati per Parigi, ed al suo posto non è stato indicato nessun altro lottatore. Si apre quindi una flebile speranza di vedere Frank Chamizo a combattere nella capitale francese, visto che risulterebbe il primo degli esclusi dopo un complicatissimo calcolo di risultati. Nella stessa categoria c'è invece la sostituzione per il russo naturalizzato bielorusso, Mahamedkhabib Kadzimahamedau, con il connazionale Yahor Akulich. Quest'ultimo gli è stato preferito, in quanto non ha manifestato pubblicamente la propria accondiscendenza al regime di Putin. Nel mentre, dichiarazioni sempre più fondate, danno Sidakov depresso per l'esclusione dai Giochi con la seria intenzione di riversare le sue future energie nella federazione UFC della MMA. Resiste una piccola speranza italiana anche per la categoria femminile al limite dei 50 chilogrammi di peso. Qui la qualificata russa Nadezhda Sokolova non è stata invitata dal Cio a partecipare alle Olimpiadi di Parigi, e nemmeno è stata indicata una sua sostituta della medesima nazione. In ballo, c'è la possibilità di vedere sui tappeti della Ville Lumiére, la napoletana Emanuela Liuzzi. Lei risulta essere la prima nella lista delle estromesse dai Giochi nella categoria di peso più leggera fra le donne.

Le ultime voci raccontano della possibilità che la federazione russa di lotta olimpica non boicotti la partecipazione dei propri atleti invitati a Parigi. Staremo a vedere.... 

Maurizio Casarola