Da tutta la Puglia per incontrare Gigi Busà sui tatami del palazzetto San Giuseppe da Copertino di Lecce. Una festa di sport di insegnamenti veri e di valori da trasferire anche e soprattutto nella vita. Luigi Busà, azzurro plurimedagliato, vincitore di Mondiale ed Europeo e unico oro Olimpico del karate italiano è stato per due giorni nel Salento, fino al 12 febbraio, per un evento formativo Federale fortemente voluto dall’insegnante tecnico allenatore Sandro Pierri. Per l’occasione si è unita a Busà la tarantina Silvia Semeraro, anche lei nazionale, olimpionica e campionessa di karate. Oggi la Semeraro, fa parte del Gruppo Sportivo Fiamme Orocon il grado di cintura nera 5º Dan ed è stata campionessa continentale ai Giochi europei di Minsk 2019 e vincitrice della medaglia oro ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona 2018, nel kumite -68 chilogrammi. Con grande umiltà la Semeraro ha chiesto a Busà di potersi allenare con lui a Lecce, nonostante siano compagni di nazionale.
«Questo è uno dei tanti stage che sto facendo il giro per il mondo per diffondere questa splendida disciplina sportiva che è il karate – ha spiegato “re Luigi”, come lo chiamano i suoi tifosi, davanti ai nostri taccuini- sono stato in Indonesia, a Surabaya, una bellissima città vicino a Bali; ho fatto stage anche in Marocco e attualmente in Italia. Ma il karate non è solo uno sport. E’ anche portatore di valori che dovrebbero far riflettere le generazioni di oggi che sono un po' distratte dalla tecnologia, dai cellulari, Si è perso un po' il senso del valore del rispetto al livello umano. Poi magari tra questi ragazzi che sono qui oggi ci potrebbe essere un grande campione del futuro, lo spero. Quest'anno faccio 36 anni, quindi inizio a essere un po' borderline, ma sto bene. Punto a fare gli europei con la nazionale e poi vediamo. Chissà un giorno potrei allenare la Nazionale o fare il direttore tecnico».
Anche Silvia Semeraro ha regalato qualche battuta per gli amici della Puglia.
«Noi atleti guardiamo sempre ad obiettivi a medio e lungo termine perché abbiamo sempre la testa a ciò che può avvenire. Dopo il Mondiale (vinto contro l’atleta che le ha soffiato la medaglia d’oro alle olimpiadi di Tokyo, nda) quest'anno c’è l’Europeo. Questi sono gli appuntamenti più importanti che abbiamo e poi spero che il karate ritorni a far parte delle Olimpiadi per poter portare a casa la fantastica medaglia che purtroppo io non ho potuto prendere. Sono molto orgogliosa che lui abbia fatto questo stage nella mia amata Puglia e mi sto divertendo tantissimo. Stiamo cercando di trasmettere ai ragazzi non solo le tecniche la tattica del karate, ma i valori fondamentali della vita».