Le prime due giornate degli Europei Senior a Zagabria hanno visto l’Italia ed in particolare la Sicilia giocare un ruolo da protagonista con Savita Russo, medaglia di bronzo nei 63 kg ed Elios Manzi, bronzo nei 66 kg. La diciottenne judoka siciliana Savita Russo, appartenente alla Koizumi Scicli del maestro Maurizio Pelligra, si è messa in evidenza nei 63 kg superando nell’incontro iniziale la croata Iva Oberan ed in quello successivo la spagnola Cristina Cabana Perez. Ai quarti di finale cede di ippon contro la ceca Renata Zachova. Nei recuperi dopo aver vinto con tre sanzioni sulla tedesca Dena Pohl, ha conquistato il bronzo con un ippon di uchi mata alla croata Katarina Kristo. "Sono davvero contenta di questa gara, è la mia prima medaglia pesante -ha detto Savita Russo- è stata molto impegnativa, torno più consapevole di quello che so e che posso fare. Ringrazio la mia famiglia, Maurizio il mio maestro e tutta la Koizumi Scicli, il mio ragazzo e la nazionale italiana. Questo è solo l’inizio". "Savita è stata impressionante… al suo secondo anno junior si è imposta con un judo spettacolare tra le atlete più forti al mondo. -ha commentato Francesco Bruyere, capo-allenatore femminile-Più che ad essere meravigliato dalla medaglia europea, lo sono dal modo in cui l’ha ottenuta. Ha retto la pressione di un evento come questo disputando una bellissima fase eliminatoria, si è rialzata concentrata dalla sconfitta subita ai quarti ed ha risolto una finale molto complicata con grande tecnica e classe. Savita fa davvero un gran bel judo, se ci aggiungiamo che alla sua età è capace di rimanere lucida in una finale Europea, per poter leggere e modificare la tattica a seconda delle situazioni, per me può fare qualsiasi cosa. Infiniti complimenti a questo bel talento italiano e al suo Maestro Pelligra per l’egregio lavoro svolto in questi anni". Ieri invece è toccato al talentuoso Elios Manzi far salire la Sicilia sul podio di questa rassegna continentale. Ricordiamo che Elios è atleta del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, ma è cresciuto presso l'Airon Judo di Furci Siculo del maestro Corrado Bongiorno, anche lui presente a Zagabria in veste di tecnico della nazionale italiana. Elios Manzi, rientrato da pochissimo dopo una lunga sosta dovuta ad un infortunio al ginocchio, all’esordio ha sconfitto il britannico Samuel Hall, poi ha ribaltato un incontro che sembrava essere già perso con Iago Abuladze (Ain) e, nei quarti di finale, ha sconfitto l’ucraino Bogdan Iadov, per poi cedere di misura in semifinale al turco Muhammed Demirel. In finale per il bronzo nella categoria 66 kg si aggiudica il derby italiano contro l’altro azzurro Matteo Piras, protagonista pure lui di una gara eccezionale. Per entrambi due medaglie davvero importanti, sia in termini di punteggio che in termini di morale, in vista degli ultimi appuntamenti validi per poter staccare il prestigioso pass olimpico.
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