CASTELLO DI GODEGO - Il remake della finale 2016, di nuovo l’una contro l’altra per il titolo italiano nei 78 kg. In mezzo però una stagione da dimenticare, gli infortuni a complicare il tutto. Eppure a Ostia l’esito non cambia, Giorgia Stangherlin (in foto) rivince gli Assoluti di judo a distanza di due anni: la 21enne di Castello di Godego, arruolatasi prima di Natale nel gruppo sportivo dei Carabinieri, prevale come nell’ultimo precedente su Rosetta Melora dell’Esercito (1-0, un waza-ari e due penalità all’avversaria) e conquista la terza medaglia ai Tricolori nella massima categoria (era stata bronzo nel 2014). La resurrezione, la luce in fondo al tunnel. «Non me l’aspettavo, il judo ha tante variabili e, specie nel mio caso, non puoi dare nulla per scontato», racconta Stangherlin, che è cresciuta al Vittorio Veneto e ora s’allena a Roma al Centro Sportivo dell’Arma, «Il 2017 è stato molto difficile e questa vittoria la dedico a me stessa: non ho mai mollato. Mi ero infortunata alla caviglia 10 giorni prima degli Assoluti: l'intervento chirurgico, poi in stagione un altro infortunio. Questo titolo dimostra che sono tornata, ora posso riprendere a cullare il mio sogno: le Olimpiadi, già a Tokyo 2020». Giorgia tornerà a rioperarsi presto: deve rimuovere placca e viti dalla caviglia. «Una passeggiata, rispetto a quanto vissuto l’anno scorso», riflette la neotricolore. Nel frattempo, incalzano i primi impegni con la Nazionale: dal 1° febbraio sarà in ritiro nella capitale, un paio di settimane dopo combatterà al “Città di Roma”.
Per gentile concessione del giornalista Mattia Toffoletto (Tribuna di Treviso)