Sono giunte al termine le “5 giornate” di Jesolo. Venice Cup e Youth League si chiudono all’insegna di un nuovo record di partecipazione. Un lungo tour de forse cominciato mercoledì 7 dicembre con le prove di kata della Venice Cup, giunta alla sua 30.ma edizione. Il secondo giorno, giovedì 8, è stato il turno dei senior e U2, sempre per il titolo nella Venice Cup. E la certificazione che questo gara è diventata più importante di una serie A della WKF lo attesta non solo l’alto numero dei partecipanti (oltre 1000) ma la presenza di Campioni del Mondo ed Europei in carica. Spicca fra tutti quella della Campionessa Olimpica in carica, la bulgara Goranova Ivet, vincitrice nei 61 kg. Quando un campione olimpico decide di mettersi in gioco in un torneo internazionale, dando la possibilità a chiunque di poterla sfidare, dove nessun concorrente ha qualcosa da perdere, significa che c’è la sicurezza di partecipare ad un evento di alto profilo, un evento che offre le massime garanzie organizzative e tecniche. Alla fine della seconda giornata l’Italia raccoglie 32 medaglie ed indubbiamente, grazie soprattutto all’alto numero di partecipanti appartenenti al tricolore, si dimostra essere la nazione migliore in campo. Ma la cosa sorprendente è quello che riescono a fare i club che hanno gareggiato sotto la bandiera dell’Ucraina! Nonostante questa nazione stia vivendo un momento drammatico a causa della guerra in corso risulta essere la seconda rappresentativa per numero di partecipanti. Con 19 medaglie complessive è seconda nel medagliere ma è indubbiamente la prima per tasso di medagliati (praticamente un terzo dei loro atleti è salita sul podio). Segue la Croazia che strappa il terzo gradino del podio al Belgio, che ha ottenuto lo stesso numero di medaglie (8), ma con un argento in meno.
Venerdì 9, terzo giorno di gara, inizia la Youth League, la Coppa del Mondo Giovanile, 4.a tappa del 2022, dopo il Messico, Cipro e Croazia. Questo evento è diventato il più importante nel panorama della WKF, la federazione mondiale, perché i 2.650 atleti presenti, tutti minorenni, suddivisi nelle 3 categorie U14, Cadetti e Juniores, concorrono per migliorare il proprio rank, ossia quel punteggio che consente risalire la classifica valida per l’accesso alle Olimpiadi Giovanili, in programma a Dakar nel 2026.
Per 3 giorni consecutivi i giovani leoni provenienti da 58 paesi si sono dati battaglia per potersi mettere al collo la prestigiosa medaglia della Youth League, quasi fosse una corona che certifica la loro entrata nell’olimpo che appartiene ai campioni nella specialità.
Il medagliere finale vede ancora primeggiare l’Italia che con 5 medaglie d’oro mette al secondo posto l’Ucraina che ne ha “solo” 4. Ma sono ben 19 le medaglie complessive conquistate da questa nazione contro le 15 di quelle italiane. Segue la Bosnia Erzegovina con 9 medaglie che mette dietro la Germania la quale, pur avendone 10, ha un solo oro.
120 i giudici di gara che hanno arbitrato oltre 4.000 scontri su 8 tappeti di gara. Il tutto gestito grazie al supporto offerto da 50 volontari addetti al flusso, 20 addetti alla sicurezza, 10 al servizio medico, ai 3.650 atleti iscritti, accompagnati da 800 coach di 600 club! Questi numeri sono impressionanti se si pensa che la città di Jesolo è stata letteralmente invasa da 7.000 persone tra atleti, coach, dirigenti, accompagnatori e tifosi che hanno riempito il capiente Palazzo del Turismo messo a disposizione dalla lungimirante Amministrazione Comunale di Jesolo, la quale ha compreso quanto lo sport possa creare economia sul proprio territorio che offre una grande ricettività alberghiera.
“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato Vladi Vardiero, Vice Presidente del Comitato Regionale Veneto Karate della Fijlkam e Presidente del Comitato Organizzatore – di questa edizione della Venice Cup e della Youth League. I numeri ci danno ragione e la macchina organizzativa– ha concluso Vardiero – è praticamente pronta per il Campionato del Mondo Giovanile che ci è stato assegnato dalla WKF e che si svolgerà qui a Jesolo nell’ottobre del 2024!”
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