Sabato 3 e domenica 4 settembre si è svolto presso il Palacornaro di Jesolo il corso di aggiornamento dedicato agli insegnanti tecnici del Veneto tenuto dal Maestro 8° Dan Hiroshi Katanishi. Nelle due giornate hanno calcato il tatami circa 300 tecnici, per la maggior parte provenienti dalla regione, ai quali si sono tuttavia aggiunti diversi colleghi da Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Francia e Slovenia.
Lo spessore del Maestro giapponese, responsabile anche della Commissione Esperti EJU e del Progetto "Improve Your Club", ha tenuto viva l'attenzione di aspiranti allenatori, allenatori, istruttori e Maestri per oltre 6 ore: "mi fa molto piacere che quasi tutti i tecnici abbiano seguito con attenzione il corso e siano rimasti fino alla fine,- commenta il Vicepresidente Giuseppe Casellato - questo fa certamente onore al Veneto, oltre ad essere un segno di rispetto nei confronti del docente".
Abbiamo colto l'occasione per fare alcune domande al Maestro Katanishi sul tema corso monotematico: "Abilità tecnica fondamentale, mobilità in piedi e a terra. Shisei, Shintai, Taisabaki".
Da quale età, secondo lei, andrebbero introdotti i movimenti che ha mostrato oggi?
Fin da subito, da quando si comincia a fare judo. Si inizia con i movimenti più semplici e poi piano piano si aggiungono altri elementi importanti.
Questo tipo di lezione sui movimenti fondamentali viene fatta soltanto all'inizio del percorso di un judoka o va ripetuta nel tempo?
Affinché questi movimenti rimangano, è necessario ripeterli. La prima cosa da fare è far si che i bambini lavorino gli uni con gli altri, non devono lavorare ognuno per sé stesso, ma ognuno deve lavorare per l'altro, ma non solo, è importante anche come lavora per l'altro. E' fondamentale fargli capire lo spirito di comunità, di gruppo.. è la vita.
Un commento sulla giornata?
Una cosa che mi capita sempre: quando mostro le tecniche o le abilità fondamentali, tutti seguono. Il problema è quando faccio vedere tante cose: verso la fine, quello che ho mostrato all'inizio, è già stato dimenticato. Queste cose bisognerebbe ripeterle almeno una volta al mese per un anno. Sicuramente di questa giornata resterà qualcosa, ma è la ripetizione che fa entrare i concetti. Si è consapevoli di ciò che non si è capito, quindi, una volta rientrati a casa, bisognerebbe ripercorrere tutta la lezione e lavorare su quello che è meno chiaro. E' stata sicuramente una giornata positiva, con persone interessate, che bisognerebbe ripetere. Momenti come questo sono importanti anche per confrontarsi con gli altri, per capire dove si sta facendo bene e dove si può migliorare e anche solo per conoscersi e lavorare con tutti non solo con il proprio uke.
Oltre al corso di aggiornamento per gli insegnanti tecnici, nel pomeriggio di sabato circa un'ottantina di atleti agonisti, suddivisi in due gruppi (principianti ed esperti), sono saliti sul tatami del Palacornaro per partecipare al Centro Tecnico Federale (area Nord/Est), svoltosi in concomitanza con l'allenamento regionale veneto.