Notiziario n. 71 con una storia sulla lotta e l’annuncio dell’Open a Salerno

images/large/Notiziario_dalle_regioni.jpeg

È una bella testimonianza quella che Maurizio Casarola ha pubblicato qualche giorno fa su FIJLKAM Lombardia e riferisce di una gara di lotta, anche se un po’ particolare, che si è svolta la settimana scorsa sull’isola di Tenerife. È in calendario per domenica a Salerno invece l’Open d’Italia “Memorial Camillo Alfinito”, gara di lotta greco romana e stile libero per under 20 e senior maschile e femminile con tutte le info reperibili su FIJLKAM Campania.

Lucha CanariaLa lucha canaria a Tenerife

Come in gran parte dei paesi del mondo, anche alle isole Canarie in pieno Oceano Atlantico, si pratica lo sport della lotta in una delle sue forme più antiche e tradizionali. Si tratta della Lucha Canaria; una disciplina da combattimento che accoglie tantissimi appassionati dell'arcipelago situato di fronte alle coste marocchine, ed appartenente politicamente alla Spagna. Questa forma di combattimento corpo a corpo trae le sue origini addirittura dal popolo dei Guanci, ora definitivamente estinto, che abitava le Canarie ancor prima della colonizzazione attuata dagli spagnoli nel XV secolo. La testimonianza qui riprodotta, riguarda una gara disputata venerdì 9 dicembre nel Terrero Municipal di Valle de San Lorenzo nell'isola di Tenerife. La Lucha Canaria è talmente importante fra la popolazione locale, che in tutte le sette isole componenti l'arcipelago sono stati costruiti molti palazzetti dello sport, chiamati appunto Terreros, utili ad ospitare unicamente le competizioni di questo tipo di lotta tradizionale. Non ci sono categorie di peso. Possono infatti essere messi a confronto lottatori che hanno cinquanta e oltre chili di differenza fra loro. Gli incontri si disputano su una base di sabbia delimitata da un doppio cerchio in gesso. Gli atleti sono scalzi e vestiti con una camiciola e dei pantaloncini corti di materiale tessile molto forte, in modo che questi possano superare le sollecitazioni a cui vengono sottoposti senza strapparsi. Si parte da una posizione ordinata dall'arbitro unico, piegati in avanti, testa contro testa. Una mano va a prendere il pantaloncino dell'avversario e l'altra rimane libera. I lottatori combattono praticamente solo dall'impiedi, e per ottenere la vittoria è sufficiente che l'avversario tocchi la sabbia con qualsiasi parte del corpo. Ginocchia, mani, gomiti, fianchi, schiena, testa: tutto il corpo, eccettuati ovviamente i piedi, una volta che poggia a terra una delle sue parti, regala l'unico punto necessario a vincere il match. Attenzione! Questo, anche se da combattimento, non è uno sport individuale. Si gareggia per la squadra, che nella categoria senior è composta da dodici luciadores. Ogniuno incontra tutti gli altri avversari della squadra opposta che sono di varie misure e pesi, ed alla fine si va alla conta di chi ha fatto più punti. Il lottatore che vince aiuta lo sconfitto a rialzarsi e poi, dopo questo bel gesto di fair play, gira fra il pubblico a prendersi le ovazioni di giubilo...e anche delle monete che vengono elargite in segno di profonda ammirazione. Per la cronaca, la serata al Terrero Municipal di Valle de San Lorenzo di Tenerife, sè conclusa con un salomonico pareggio 12 a 12 fra il club ospitante del Chimbesque Tu Trebol e gli sfidanti del Luguama Guamasa. Alla fine, una sana e abbondante bevuta di cerveza assieme al presidente del club ospitante: Sito Quintero, ha definitivamente chiuso in bellezza la positiva esperienza. Maurizio Casarola

-> FIJLKAM Lombardia

-> FIJLKAM Campania