Spenti i riflettori nel PalaRuffini, rimossi tatami ed attrezzature, del campionato italiano Assoluto 2019 a Torino rimane la memoria, rimangono le emozioni e, con loro, i risultati e le classifiche. È stato un campionato vissuto con grande intensità da tutti, affascinante per molti, partecipato da tanti, che ha messo a confronto 470 atleti (262 M-208 F) in due giornate di judo che sono state indubbiamente entusiasmanti. È interessante il dato dell’età media (22.4) che hanno trasmesso i 14 vincitori del titolo italiano assoluto di Torino, un segnale di maturazione agonistica che i nostri giovani hanno saputo dare, tenendo conto dell’intensa partecipazione all’attività internazionale e profittando anche dell’opportunità che gli azzurri ‘top’ hanno offerto rinunciando in blocco all’appuntamento. Una maturazione agonistica che, anche in questo caso, è stata più precoce nelle categorie femminili, dove hanno conquistato il tricolore assoluto ben quattro atlete della classe juniores, Assunta Scutto (17), che essendo del 2002 è ancora cadetta, Martina Castagnola (19), Nicolle D’Isanto (20), Martina Esposito (17), ma sono indubbiamente giovani anche le altre tre neo-campionesse, Anita Cantini (22), Giorgia Stangherlin (23), Eleonora Geri (22), per una media d’età femminile che si attesta a 20 anni tondi tondi. È una buona media anche quella maschile, che si attesta sotto i 25 anni (24.8) con i più giovani, Angelo Pantano (21), Andrea Gismondo e Lorenzo Rigano (22) che sono tutti U23, mentre i ‘senatori’ – se così li vogliamo definire – sono ragazzi che hanno 25 anni Matteo Piras, 27 Luca Ardizio, 28 Andrea Regis e 29 Vincenzo D’Arco. E se Assunta Scutto, con i suoi 17 anni è stata la medaglia d’oro più giovane a Torino, i 29 anni di Vincenzo D’Arco sono obiettivamente poca cosa per essere definito il campione più ‘vecchio’ di quest’Assoluto. Certo, di assoluti maschili ne sono stati disputati 74, 53 quelli femminili e compilare una statistica anagrafica degna di questo nome è praticamente impossibile, anche perché è solo dallo scorso anno che è stato consentito agli U18 di partecipare agli Assoluti. Ciò nonostante è lecito ritenere che i più giovani campioni italiani assoluti di sempre possano essere Maria Teresa Motta che, con il Sakura Arma di Taggia, vinse il titolo assoluto dei 72 kg a Roma (Eur) nel 1977 ed Ugo Fontana che, con il Kodokan Varese, vinse quello dei 60 kg a Roma (Cecchignola). Maria Teresa aveva 14 anni e otto mesi, Ugo invece, 16 anni e sei mesi ed entrambi, malgrado la giovane età, sono stati poi due grandi campioni, Maria Teresa in particolare, che partecipò a due Olimpiadi, vinse un mondiale, un europeo, 10 assoluti e molto altro ancora. Campione è stato anche Francesco Giorgi, classe 1970, che di assoluti ne vinse due e prese parte ai Giochi ad Atlanta ottenendo la qualificazione diretta con il quinto posto al mondiale 1995 a Chiba. In questo caso però, la citazione per Francesco Giorgi, che all’assoluto torinese è stato onnipresente e duttile, è una dedica che vale per tutta la squadra Fijlkam Piemonte. Perché, con oltre duemilacinquecento spettatori e le sette finali “spettacolo” una dietro l’altra a chiudere le gare sia sabato che domenica, quest’Assoluto lo hanno vinto anche loro. “I giovani sono usciti allo scoperto – ha commentato Fabio Basile – ed è su di loro che metto la mia attenzione, ma anche i ‘vecchietti’ non mollano nulla. Insomma, è stato proprio un bell’Assoluto”.
Post Scriptum: Media Team regionali, un progetto che sta diventando realtà
Ma il campionato italiano assoluto a Torino ha registrato un successo anche sul piano della comunicazione e della visibilità, valorizzando la manifestazione e gli atleti attraverso un’importante presenza mediatica, recepita e rilanciata anche da tutte le testate giornalistiche interessate all’evento a livello regionale e nazionale. L’iniziativa intrapresa dalla Fijlkam, che 13 mesi fa ha messo a disposizione dei comitati regionali siti web e canali social istituzionali, è stata valorizzata infatti dal Piemonte, radunando un Media Team in grado di ottenere risultati lusinghieri facendo riferimento agli standard EJU. Fra dieci giorni, in occasione del campionato italiano juniores a Brescia, l’appuntamento metterà alla prova anche il Media Team Lombardia, ma l’auspicio è che tutti i comitati regionali vogliano e possano soddisfare quanto prima le richieste di valorizzazione provenienti dai rispettivi territori.