Generazione di fenomeni? I presupposti per dirlo ci sono tutti. È sufficiente dare un’occhiata al medagliere del campionato d’Europa cadetti a Varsavia al termine delle gare individuali per capire: Italia prima con quattro medaglie d’oro, una d’argento, due di bronzo, seguono tre nazioni con due primi posti ed altre sei con uno. Sono dieci le nazioni che hanno ascoltato l’inno nazionale a Varsavia, ma nessuna è riuscita a fare quanto hanno fatto le ragazze ed i ragazzi italiani. L’ultima giornata quindi, è stata coerente con le precedenti ed i ‘fenomeni’ sono stati Erica Simonetti, oro nei +70 kg, Asya Tavano, bronzo nei +70 kg e Daniele Accogli, bronzo nei 90 kg. Erica Simonetti ha travolto tutti gli ostacoli incontrati nei +70 kg sulla sua strada ed è approdata alla finale per l’oro con le vittorie per ippon su Gvantsa Somkhishvili (Geo), Hana Piralic (Bih) e shido tre al termine di un lunghissimo golden score (9:09) su Aleksandra Zagirova (Rus). La moldava Oxana Diacenco è stata l’avversaria che le ha conteso il primo posto, ma non c’è stata partita e su un attacco incerto dell’avversaria Erica è andata a segno in controtecnica chiudendo il conto in immobilizzazione. “Non so che dire... sono emozionata. – ha commentato Erica Simonetti - È stata una giornata difficile: ho sentito la pressione della gara e temevo finisse come l’anno scorso... ma sono riuscita a concentrarmi e a sbloccarmi. Non ho incontrato avversarie scontate visto che con qualcuna ci avevo già perso negli scorsi mesi... oggi però sono riuscita a gestirle bene e ho dato tutto quello che avevo. Ringrazio la nazionale Cadetti e la famiglia Toniolo e dedico la medaglia a mia mamma che è venuta fin qui a tifarmi come una matta”. Sempre nei +70 kg Asya Tavano ha superato per ippon di strangolamento la portoghese Alexandra Morais, ed anche se poi è stata fermata dalla russa Aleksandra Zagirova, che l’ha mandata ai recuperi, Asya non ha perso lo spunto e ha messo a segno due ippon, prima sulla rumena Georgiana Miler al golden score, quindi un altro e fulmineo sulla georgiana Gvantsa Somkhishvili. Per il bronzo infine, si è trovata di fronte alla francese Liz Ngelebeya ed Asya ha chiuso il conto in un minuto, con un altro strangolamento. “Sono veramente contenta – ha detto Asya Tavano - la finale non era scontata e proprio per questo l’ho combattuta con una determinazione ed una decisione speciali. Ringrazio il mio maestro Gigi e papà Rudy che mi hanno seguita fin qui, per me è stato bellissimo averli vicini dagli spalti, ma ringrazio anche i miei compagni di squadra, che mi hanno sostenuta fino alla fine”. Finale bronzo nei 90 kg per Daniele Accogli che ha avuto la meglio sul polacco Michal Jedrzejewski, tre shido al golden score, sul bulgaro Borislav Vladov superato per ippon prima di cedere in semifinale al russo Dzhavad Guseinov. La sfida per il bronzo con l’estone Karl Priilinn Turk è stata una sorta di marcia trionfale culminata con l’ippon di strangolamento. “Come faccio ad essere contento dopo che quanto accaduto in semifinale? – ha detto Daniele Accogli – In semifinale il russo mi è svenuto in braccio, ma pare che chi doveva non se ne sia accorto... sono venuto qui per vincere. Questa medaglia resta importante e ringrazio la mia famiglia e chi stava con me oggi, in particolare Flavia”. Brava Carolina Mengucci che ha centrato due vittorie nei 70 kg sulla ceca Julie Zarybnicka e sulla tedesca Elisabeth Pflugbeil, prima di cedere a Nikolett Sagi (Hun) e Yael Van Heemst (Ned) chiudendo così al settimo posto. Sfortunata infine la prova di Jean Carletti che, nei +90 kg, è stato eliminato subito dal turco Munir Ertug, ma non è finita perché domenica c’è la gara a squadre miste ed al primo turno c’è subito Italia-Francia e se si tratta di una generazione di fenomeni, vogliamo vederli lottare tutti ancora. Questo il commento di Raffaele Toniolo: “Risultato storico e senza precedenti nella storia di un Europeo Cadetti. Solo 3 volte prima di questa edizione l'Italia aveva provato la gioia di sentire più di una volta il nostro inno e successe nel 2009, 2010 e 2013. Questa volta però sono state 4 le medaglie del metallo più prezioso conquistate dai nostri atleti che, assieme ad 1 argento e 2 bronzi portano l'Italia al primo posto nel medagliere davanti a Russia, Turchia, Francia e Georgia. Oltre che il valore delle medaglie anche il numero è da record ed eguaglia lo stesso numero ottenuto nel 2010 e nel 2017. A nome di tutti i colleghi voglio ringraziare i club ed i tecnici per come hanno saputo preparare questi ragazzi, il preparatore atletico Felice Romano, tutto lo staff medico federale ma soprattutto il C.S. Guido Sieni, il maestro Stefano Urgeghe e il C.R. Sardegna per averci fatto vivere al meglio il raduno di preparazione a Sassari. Questi risultati, indipendentemente dal valore degli atleti, possono venire solamente in un clima di tranquillità che è proprio quello che abbiamo vissuto a Sassari. Un grazie particolare a Betta per come ci segue dal punto di vista burocratico e al Consiglio di Settore che ci permette di lavorare. Ora pensiamo alla gara a squadre di domani ma anche al prossimo impegno che saranno gli EYOF di Baku a fine luglio. Questa squadra può regalare al nostro movimento judoistico ancora tante soddisfazioni. Quando nel 2005 ho cominciato a lavorare con i Cadetti ho sempre sognato l'Italia, un giorno, stare davanti alla Russia nel medagliere, oggi questo sogno si è avverato e questo significa che il nostro movimento ha delle potenzialità incredibili”.