13 gennaio 2021 Giornata conclusiva a Doha per il World Judo Masters che, per il Team Italia, ha visto impegnato il solo Nicholas Mungai nei 90 kg. E’ stato detto anche alla vigilia del torneo che il sorteggio,
in questa specifica gara, non può essere buono o cattivo perché chiunque ti capiti a tiro è uno fra i 36 più forti al mondo.
E l’avversario capitato al primo turno a Nicholas Mungai è stato il coreano del sud Donghan Gwak, nono nella classifica mondiale oltre ad aver vinto l’oro iridato nel 2015 ad Astana ed il bronzo nel 2017 a Budapest.
Come sorteggio, a grandi linee, lo si potrebbe definire ‘cattivo’ ed in effetti così è stato, ma per Gwak che si è ritrovato steso con un de ashi barai (wazari) dopo un minuto e mezzo e
poi incapace a trovare il modo per rimontare.
Una bella prova quella di Mungai, anche nel match con il mongolo Altanbagana Gantulga che è riuscito ad avere la meglio sull’azzurro al golden score,
messo giù sorprendendolo sul tempo proprio sul suo de ashi barai. “Nicolas è in continua crescita e questo ci fa ben sperare per il futuro imminente. – ha detto il coach Francesco Bruyere -
Oggi si è espresso molto bene battendo l’ex campione del mondo koreano.
Un incontro difficile sulla carta che è riuscito a risolvere in maniera egregia. Peccato per il match con Gantulga,
aveva applicato in maniera corretta il lavoro tattico predefinito e dopo poco tempo è riuscito a chiuderlo a terra in sankaku, una sua delle sue specialità... sinceramente, conoscendo le qualità di Nic,
mi sto ancora chiedendo come abbia fatto l’avversario a resistere e a non cedere.
Purtroppo, al Golden Score ha pagato un piccolo errore, commesso ingenuamente.
La vittoria, assolutamente alla portata, avrebbe aperto la gara, ma resta comunque un’ottima prestazione con ottime prospettive future”.
L’Italia chiude quest’edizione del Masters senza la soddisfazione della medaglia, un fatto questo accaduto soltanto quattro volte nelle dieci edizioni fin quì disputate,
Lombardo (oro 2019), Giuffrida (bronzo 2015 e 2016), Moretti (bronzo 2012), cui vale la pena aggiungere anche i quinti posti ottenuti da Gwend (2013 e 2014), Bruyere (2012) e Ciano (2010).