Nicholas Mungai si è classificato al settimo posto nei 90 kg a Tel Aviv, nella terza e conclusiva giornata di questo Grand Slam. Una buona prova quella dell’azzurro ventisettenne che ha superato al primo turno il russo David Oganisian, costringendolo alla resa dopo 3’03” avendolo bloccato con un micidiale sankaku jime. Per accedere ai quarti di finale Mungai ha affrontato il polacco Piotr Kuczera in un incontro andato al golden score e risolto dopo 54” dall’azzurro con un attacco di piede, ko soto gake, valutato wazari. Lasha Bekauri, talento georgiano con 20 anni d’età e due titoli mondiali junior nel palmares, non è riuscito ad inserirsi nella difesa di Mungai, che tuttavia è stato sconfitto dalle sanzioni. Bekauri ha poi vinto la gara. Nel recupero Mungai si è trovato di fronte all’altro georgiano Beka Gviniashvili, e la stanchezza dall’incontro precedente ha avuto il suo peso quando il georgiano ha superato la difesa delle gambe per chiudere in immobilizzazione l’azzurro, che si è piazzato così al settimo posto. Un buon incontro è stato anche quello di Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg che, opposto all’olandese Roy Meyer, terzo al mondiale 2019 a Tokyo, ha risposto colpo su colpo all’avversario, cedendo poi su un o uchi gari (wazari) dopo 46” di golden score. Nei 78 kg invece, Giorgia Stangherlin è stata bloccata dopo 3 minuti d’incontro da un juji gatame della russa Alexandra Babintseva. “Ieri Giovanni ci ha fatto emozionare… -è stato il commento di coach Francesco Bruyere- è un ragazzo con un cuore immenso, che mette sempre tutto sul tatami lottando come un leone e senza risparmiarsi. Oltre questo ha usato la testa e ha dimostrato di essere tra i più forti al mondo. Noi lo sapevamo ma a lui questa medaglia serve per prendere fiducia nella sue enormi potenzialità. Peccato per la finale che avrebbe coronato una giornata perfetta ma si merita tutto questo e molto di più per l’impegno e la professionalità che ci mette ogni giorno. Bravo davvero! Nel complesso ieri è stata un’ottima giornata, tanti incontri di livello vinti e molti di questi al golden score, a conferma della buona condizione degli atleti. Ottima la prestazione di Kenny che come Mattia Miceli ha esordito ai massimi livelli in maniera egregia. Contento di quello che ci hanno fatto vedere Fabio, Antonio e Alice: tecnica, condizione fisica e atteggiamento. Ed è stato bravo anche Nicholas oggi, ma oggettivamente va detto che tutti si sono battuti con attenzione e generosità”. L’Italia ha chiuso questo Grand Slam piazzando cinque atleti, Giovanni Esposito secondo, Mattia Miceli quinto, Alice Bellandi, Kenny Bedel e Nicholas Mungai settimi.