È stato un gran bel campionato d’Europa quello dell’Italia a Lisbona che ha chiuso la partita con le tre splendide medaglie conquistate nella prima giornata con Manuel Lombardo, oro nei 66 kg e Odette Giuffrida, argento nei 52 kg e, nella seconda, con Christian Parlati, bronzo negli 81 kg. Ma sono arrivati anche il quinto posto di Giovanni Esposito nei 73 kg ed i settimi di Angelo Pantano nei 60 kg e Maria Centracchio nei 63 kg. Nella terza ed ultima giornata Giorgia Stangherlin e Nicholas Mungai non sono riusciti ad aggiungere un’altra perla al risultato di squadra, ma si sono battuti generosamente vincendo entrambi un incontro, con Teresa Zenker (Ger) Giorgia e con Bosko Borenovic (Srb) Nicholas, per fermarsi poi con due ‘top player’ quali Marhinde Verkerk (Ned) e Krisztian Toth (Hun). Il risultato di squadra, oltre ad essere assolutamente lusinghiero per qualità e quantità, è coerente con la fiducia espressa dallo staff tecnico alla vigilia e che l’intera squadra ha dimostrato di meritare per condizione e coesione.
“È evidente che oggi poteva andare decisamente meglio -ha detto coach Dario Romano- Nicholas si sta battendo per la qualificazione olimpica in una categoria ostica come poche... l’ungherese che l’ha fermato al secondo turno è una vecchia conoscenza: ha trovato il guizzo vincente nel tempo supplementare dopo che entrambi si sono misurati con grande equilibrio. Nonostante tutto Nicholas resta in quota olimpica e lo rivedremo tra pochi giorni sul tatami di Kazan in Russia. In sordina la prestazione di Giorgia che non ha ancora recuperato a pieno la firma dopo lo stop obbligato a cui l’ha costretta l’infortunio a Tel Aviv e, per un’atleta come lei in cui l’aspetto organico conta moltissimo, il fatto di non essere al meglio dal punto di vista fisico è un limite importante”. Il commento di Dario Romano prosegue poi in un’ottica complessiva rappresentando il pensiero dell’intero staff tecnico: “Questo Campionato Europeo può essere ricordato tra i migliori degli ultimi tre cicli olimpici: tre medaglie, un quinto posto e la consapevolezza che i valori in campo sono ben superiori al risultato, ci permettono di continuare a guardare con estrema fiducia verso Tokyo. Abbiamo una squadra forte, c’è poco da dire: Manuel, Odette e Christian hanno trovato l’ennesima conferma in questi giorni sul tatami, per gli altri compagni il momento non è stato questo, il Judo è così...ciò che conta, tanto per chi è in corsa per la qualificazione olimpica, tanto per i giovani che stanno facendo esperienza insieme a loro, è fare fruttare al meglio l’esperienza di Lisbona per dare il meglio di sé nei prossimi importanti appuntamenti”.
È di Raffaele Toniolo invece, l’analisi statistica di questo campionato d’Europa: “Era dal 2010 a Vienna che l'Italia non prendeva 3 medaglie ad un Europeo Seniores, e quella volta furono 2 argenti e 1 bronzo. Per trovare 3 medaglie di cui almeno una d'oro dobbiamo andare indietro di altri due anni e cioè al 2008, quando si ottenne lo stesso risultato 1 oro, 1 argento, 1 bronzo e, fra l’altro, anche in quell’occasione a Lisbona. La nostra squadra si è battuta al meglio e tutti hanno dato il massimo. Potevamo vincere ancora di più, ma l'obiettivo rimane sempre Tokyo. Dopo la disputa di questo Europeo, degli Asia-Oceania e dei Panamericani, la situazione in WRL dei nostri rimane pressoché immutata con 7 in zona qualificazione diretta ed una in quota continentale. A questo punto qualcuno dei nostri potrà saltare il Grand Slam a Kazan ad inizio maggio, mentre chi deve consolidare il punteggio dovrà combattere. Poi avremo un mese di maggio da dedicare agli allenamenti in vista del Mondiale e dell'evento Olimpico”.
E per completare la bella impresa della squadra azzurra, ci sono stati anche i riconoscimenti EJU che, lo ricordiamo ancora una volta, hanno visto fra i premiati due italiani: Roberta Chyurlia ed Attilio Sacripanti. Complimenti a tutti!