Maria Centracchio ha scalato l’Olimpo ed è nella semifinale dei 63 kg nel Nippon Budokan. “Maria oggi è molto lucida e determinata, -ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere- ha studiato e lavorato tanto sugli incontri che sta disputando e si vede. Sa quello che deve fare e oggi può fare tutto. Forza Maria!”.
Tre vittorie limpide, per ippon su Damiella Nomenjanahary del Madagascar, wazari e ippon su Szofi Ozbas, l’ungherese che aveva eliminato la tedesca Trajdos (n. 9 del ranking), infine ippon nel golden score ad Agata Ozdoba-Blach, la polacca che ha ammutolito il Nippon Budokan eliminando a sorpresa Miku Tashiro, non solo la n. 3 del ranking, ma a questo punto anche la prima del team nipponico a non salire sul podio olimpico di Tokyo 2020.
Nel blocco delle finali, che inizierà alle 10, la prima semifinale propone Clarisse Agbegnenou (Fra) opposta a Catherine Beauchemin-Pinard (Can) e, nell’altra, la slovena Tina Trstenjak, oro a Rio e Maria Centracchio.
“La tenacia di Maria è la sua caratteristica principale -ha detto un’entusiasta Edwige Gwend, che con la Centracchio ha condiviso gran parte del percorso di qualificazione- e l’ha fatta approdare in semifinale! Mary mi sembra davvero sul pezzo!! Speriamo nella seconda medaglia per il judo italiano!!!”
Non ce l’ha fatta invece Christian Parlati che, negli 81 kg, è partito alla grande piazzando prima wazari e poi ippon all’egiziano Mohamed Abdelaal, ma poi non è riuscito a ripetere l’impresa del 6 marzo scorso a Tashkent, quando liquidò Takanori Nagase in semifinale. Questa volta invece ha avuto la meglio il nipponico e, purtroppo, Christian non va nemmeno ai recuperi.
“Christian a mio parere ha disputato un grande incontro con l’ostico egiziano, dimostrando di essere in gran forma e tra i più forti della categoria -ha detto Antonio Esposito, compagno di squadra di Christian e nella corsa per qualificarsi per Tokyo- alla fine si è arreso al fortissimo Nagase, tenendogli testa fino a pochi secondi dalla fine e non è cosa da poco. È mancata un po’ di fortuna nel sorteggio e nell’incontro stesso, comunque sono orgoglioso per il modo in cui ha combattuto. Christian, come Fabio ieri, ha combattuto da vero guerriero dando tutto, ed è questo ciò che conta”.