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Giochi del Mediterraneo: obiettivo raggiunto
Roma, 10 luglio - Concluso l’importante appuntamento dei Giochi del Mediterraneo, è tempo di riflessioni sullo svolgimento di tale evento e sulle prestazioni delle atlete e degli atleti della compagine federale. 25 medaglie sono un perfetto coronamento dell’obiettivo che la Federazione si era proposta di raggiungere: bissare il risultato ottenuto nel 2005 ad Almeria con una squadra rinnovata al 50%. Ci sono state tante difficoltà organizzative, dovute a vari motivi non ultimi dei quali il terribile evento del terremoto e la preparazione del territorio abruzzese al G8, che hanno reso gravoso il lavoro del Comitato Organizzatore. Eppure nonostante i ritardi, grazie anche alla sapiente guida di Mario Pescante, l’importante evento è stato realizzato in modo ottimo. Per quanto concerne le nostre discipline il gravoso compito dell’allestimento dei campi di gara è stato svolto perfettamente grazie all’encomiabile lavoro del team costituito dai volontari abruzzesi, del personale della Segreteria federale e dagli Ufficiali di gara che, con grande spirito di iniziativa ed instancabile dedizione, hanno fatto l’impossibile affinché gli atleti potessero gareggiare nelle migliori condizioni possibili. “Vedere tanto pubblico presente alle gare dei nostri atleti è stata la conferma indiretta della bontà del nostro lavoro - afferma il Presidente Matteo Pellicone - e mi riferisco non solo a quello che si vede, cioè alle medaglie, ma anche al “lavoro dietro le quinte” cioè all’organizzazione: il Presidente regionale Silvio Tavoletta, coadiuvato ottimamente dai vice Presidenti, ha coordinato in modo perfetto quanti hanno volontariamente dedicato i loro sforzi a far funzionare tutto. Pertanto mi sento di ringraziare esplicitamente le Società sportive che hanno fornito gli energici e preziosi volontari: Vestina Karate Club di Penne, Judo Kaiyama Arashi di Montesilvano, Karate Sporting Club di Avezzano, Hi-Otsuka Karate Club di Manoppello, Zanshin Club Karate di Alanno e Accademia Tenryu Karate di Chieti. A loro, alla Segreteria federale e agli Ufficiali di gara vanno i più sentiti ringraziamenti da parte della Federazione”. La squadra azzurra ha ripagato tali sforzi con una grande prestazione che, ancora una volta, pone gli Sport federali a livello di vertice nel panorama del bacino mediterraneo. I risultati sono stati più che positivi, considerato anche l’assenza di Giulia Quintavalle e l’infortunio al braccio occorso ad Andrea Minguzzi: le squadre hanno saputo dare il massimo ed uscire a testa alta da una competizione che vale anche come test in vista degli imminenti Mondiali. Ottime sono state le gare degli atleti che hanno saputo conquistare il gradino più alto del podio: Giovanni Di Cristo, Elio Verde, Elena Moretti nel Judo; Sabrina Esposito e Francine De Paola nella Lotta; Michele Giuliani nel Karate. Ma altrettanto valide sono state anche le prestazioni di Antonio Ciano nel Judo e di Luigi Busà nel Karate: entrambe avrebbero meritato un oro. Per concludere una riflessione di tipo statistico evidenzia che gli azzurri hanno complessivamente vinto due ori, un argento e sette bronzi nella Lotta; tre ori, un argento e quattro bronzi nel Judo e un oro, quattro argenti e due bronzi nel Karate. Questo risultato è perfettamente in linea con Almeria 2005, quando la squadra conquistò lo stesso numero di medaglie mentre, rispetto a Tunisi 2001 ne abbiamo oggi una in più. Ovviamente diversa è la loro distribuzione: ad esempio a Pescara c’è stato un oro in meno rispetto ad Almeria, ma sono ci stati tre argenti di più.