FAQ

Aggiornamento al 3 luglio 2024

1. Cos’è il Safeguarding Office?

É un nuovo organo della Federazione che ha come obiettivo quello di contrastare qualsiasi pratica discriminatoria, forma di abuso, sopraffazione e/o sopruso, in ogni ambito, inclusi: origine etnica, religione, età, genere e orientamento sessuale, status sociale, disabilità. Agisce in completa autonomia rispetto a tutti gli organi federali. Non adotta provvedimenti di giustizia né si occupa di reprimere le condotte illecite, compito che è rimesso agli Organi di Giustizia e all’Ufficio della Procura federale.

Alcune delle principali funzioni svolte dal Safeguarding Office sono:

  • ricevere le segnalazioni sulla mancata osservanza delle buone pratiche/comportamenti previsti dal Regolamento, anche informando gli organi competenti di eventuali condotte rilevanti;
  • promuovere una cultura sportiva improntata sul rispetto e sulla sicurezza;
  • individuare misure, promuovere e realizzare iniziative volte alla diffusione della Safeguarding Policy;
  • vigilare sull’adozione e sull’aggiornamento da parte delle Associazioni e delle Società sportive affiliate dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta, oltre che sulla nomina del Responsabile contro abusi, violenze, discriminazioni da parte delle Società.

 

2. Quali sono le condotte che possono interessare gli interventi del Safeguarding Office?

In via esemplificativa e non esaustiva: l'abuso psicologico, l'abuso fisico, la molestia sessuale, l'abuso sessuale, la negligenza, l'incuria, l'abuso di matrice religiosa, il bullismo, il cyberbullismo, i comportamenti discriminatori circa la razza, religione, colore, credo, origine etnica, caratteristiche fisiche, genere, orientamento sessuale, disabilità, età, status socioeconomico, capacità atletiche.

 

3. Come opera il Safeguarding Office?

Il Safeguarding Office opera secondo un protocollo di lavoro che è disponibile nella pagina dedicata del sito federale a questo link

 

4. Come possiamo sottoporre una segnalazione al Safeguarding Office?

Eventuali segnalazioni da parte di chi sia venuto a conoscenza o abbia subito direttamente comportamenti rilevanti possono essere inviate alla mail dedicata safeguarding@fijlkam.it compilando il modulo di segnalazione presente sul sito federale al seguente link .

 

5. Chi può essere nominato Responsabile dell’Affiliata per le politiche di Safeguarding?

Le “Linee Guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori”, art. 10 co. 2, predisposte e pubblicate dalla Federazione prevedono che il Responsabile dell’Affiliata per le politiche di Safeguarding debba possedere requisiti di competenza, autonomia e indipendenza anche rispetto all’organizzazione dell’Affiliata stessa.

Innanzi tutto, non possono essere designati quale Responsabile dell’Affiliata per le politiche del Safeguarding  coloro i quali hanno riportato condanne penali per taluno dei reati di cui agli 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti) 609-bis (violenza sessuale) , 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni) del Codice Penale, ovvero che hanno subìto l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori.

I necessari requisiti di autonomia e indipendenza rendono, in linea di principio, non perseguibile la nomina di un allenatore, tecnico o istruttore così come inopportuna è quella del Presidente del sodalizio o di uno dei consiglieri. La ricerca va effettuata preferibilmente verso soggetti, che siano il più possibile immuni da conflitti di interessi e quindi in via generale e nei limiti del possibile, è preferibile nominare un soggetto indipendente dall’Associazione.

 

6. Quali sono le scadenze per la nomina del Responsabile dell’Affiliata per le politiche di Safeguarding?

Il Responsabile deve essere nominato entro il 31 dicembre 2024.

 

7. Nella mia Società non ci sono tesserati minorenni. Siamo comunque obbligati a nominare un Responsabile per le politiche di Safeguarding?

Sì, le politiche di Safeguarding hanno lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati e sulle Tesserate, indipendentemente dall’età.

 

8. Come deve essere comunicato il nominativo alla Federazione?

Il nominativo va indicato nell’anagrafica della Società Sportiva sul portale del Tesseramento, dove è stato creato un campo apposito. Prima dell’inserimento è necessario creare una nuova anagrafica.

Il verbale con il quale viene nominato il Responsabile può essere caricato nella sezione “documenti” dell’Area riservata, selezionando come tipologia “Safeguarding”.

Non deve essere fatta alcuna comunicazione tramite mail.

9. Il Responsabile dell’Affiliata per le politiche di Safeguarding deve essere tesserato?

È preferibile che lo sia, ma non è un requisito obbligatorio, soprattutto in caso di nomina di professionisti o consulenti esterni all’associazione.

In ogni caso per il tesseramento di questa figura è possibile utilizzare la “Fijlkam Family” che ha un costo annuale di 5 euro.

 

10. Come deve essere effettuata la nomina?

Attraverso delibera del Consiglio Direttivo.

 

11. Il Responsabile dell’Affiliata per le politiche di Safeguarding può percepire un compenso?

Il Responsabile dell’Affiliata può prestare la propria opera quale Volontario e ricevere i rimborsi spesa nei limiti e con le modalità previste all’art. 29 del D.Lvo n.36/2021 e s.m.i oppure qualora remunerato, potrà essere inquadrato (ovviamente se non provvisto di partita IVA per tale attività) come collaboratore coordinato e continuativo, secondo il regime ordinario ovvero, sul perimetro di questa figura in qualche modo “residuale”, quello del collaboratore amministrativo gestionale di cui all’art. 37 dal D.Lgs. 36/2021 (ovviamente fatte salve eventuali, ed auspicabili, diverse future integrazioni dei mansionari e/o disposizioni di legge).

 

12. Sono previsti obblighi relativi alla formazione di questa figura?

La persona nominata si dovrà rendere disponibile a seguire i corsi di aggiornamento che la Federazione organizzerà nel corso dell’anno (webinar, riunioni ecc.) e a conseguire eventuali titoli abilitativi, qualora se ne preveda l’obbligatorietà.

 

13. Quali sono i rischi in capo alle Società Sportive?

La mancata nomina del Responsabile o la mancata adozione da parte del sodalizio del Modello Organizzativo e dei Codici di Condotta ovvero il caso di dichiarazioni non veritiere rispetto agli obblighi di legge sono sanzionabili dagli Organi della Giustizia Sportiva secondo le procedure adottate dalla FIJLKAM, salvo che il fatto non costituisca reato.

 

14. È necessario richiedere il Casellario Giudiziale del Responsabile per le Politiche di Safeguarding?

È prevista la richiesta obbligatoria del certificato penale del casellario giudiziale a tutti coloro (lavoratori e volontari) che svolgono attività che comporta contatti diretti e regolari con minori. Le ASD/SSD, tramite il sito del Ministero della Giustizia, possono richiedere il certificato all’Ufficio del Casellario Giudiziale presso la Procura della Repubblica competente. I sodalizi sportivi dilettantistici devono segnalare di essere esenti da imposta di bollo ai sensi dell’art. 27-bis, allegato d), DPR 642/72 e per effetto dell’art. 1, c. 646, della L. 145/2018. Tuttavia, anche se non espressamente indicato dalla norma, per il ruolo svolto è evidente che al Responsabile debba comunque essere richiesta la presentazione del certificato penale del casellario giudiziale.

 

15. Cosa sono i Modelli organizzativi e Codici di Condotta?

I MOG sono utilizzati per la preventiva mappatura e valutazione dei “rischi” all’interno della società. Dovranno essere identificati i rischi potenziali, e le aree nelle quali si potrebbero astrattamente verificare eventi pregiudizievoli. Dovranno prevedere adeguati modelli di contenimento del rischio stesso e della gestione della segnalazione nonché obblighi informativi in materia. Contengono altresì misure preventive e attività periodiche di controllo, misure di contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione, misure idonee a garantire la trasmissione delle segnalazioni e valutazioni annuali delle misure predisposte in funzione delle dimensioni e delle caratteristiche dell’affiliata.

Il Codice di Condotta è l’insieme dei principi, degli obblighi dei divieti, degli standard di condotta e più in generale delle buone pratiche volte al rispetto dei principi generali cui deve ispirarsi l’attività dell’ente in ogni sua declinazione. Confluiscono in essi i principi di lealtà, probità, educazione, valorizzazione delle diversità, promozione dello sviluppo della persona, tutela delle aspirazioni nonché prevenzione e contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione. I Codici di condotta sono rivolti agli Insegnanti Tecnici, ai Dirigenti e a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività. Dovranno essere sottoscritti per accettazione da tutte le persone interessate.

 

16. Come devono essere adottati i Modelli organizzativi e i Codici di Condotta?

Salvo diverse previsioni dello Statuto, anche l’adozione del MOG e del Codice di Condotta può essere operata dall’Organo Amministrativo del sodalizio sportivo (C.D. o C.d.A. o A.U.), ma trattandosi di un Regolamento, può essere opportuno portare tale delibera, per informazione dei soci e ratifica, alla prima assemblea utile, ovvero a un’assemblea appositamente convocata.

 

17. Esistono dei modelli che possiamo utilizzare?

Le Linee Guida emanate dalla Federazione indicano il contenuto dei Modelli organizzativi e dei Codici di Condotta.

La Federazione ha predisposto e messo a disposizione delle Affiliate delle bozze di Modelli Organizzativi e Codici di Condotta a cui le Società Sportive possono ispirarsi, ponendo tuttavia massima attenzione alla definizione dei contenuti sulla base di effettive analisi svolte come indicato al punto 15, ed evitando il mero “copia-incolla”, che renderebbe di fatto inefficace il modello.

Le bozze sono state inviate via mail e sono disponibili nella pagina dedicata del sito federale al seguente link

 

18.  Quali sono le scadenze per l’adozione dei Modelli organizzativi e dei Codici di Condotta?

Entro il 31 agosto 2024, le Affiliate dovranno predisporre ed adottare il Codice di Condotta e il Modello organizzativo di controllo dell’attività sportiva.

Successivamente, i modelli predisposti dovranno essere trasmessi alla Federazione, caricandoli nella sezione Documenti dell’Area riservata, selezionando come tipologia “Safeguarding”.

Nessun documento dovrà essere trasmesso alla Federazione via mail.

 

19. Quali sono gli obblighi informativi in materia di politiche di Safeguarding?

I Modelli organizzativi e di controllo stabiliscono adeguate misure per la diffusione e pubblicizzazione delle politiche di Safeguarding e la trasmissione delle informazioni, nel rispetto degli obblighi di riservatezza.

Tali misure possono prevedere in via esemplificativa e non esaustiva:

-la comunicazione dell’adozione del Modello organizzativo e di controllo e dei successivi aggiornamenti, con affissione del testo, presso la sede dell’Affiliata,

- la pubblicazione sulla rispettiva homepage del sito e/o sul profilo social

- la comunicazione del Modello al momento del tesseramento;

- la comunicazione del nominativo e dei riferimenti del Responsabile dell’Affiliata per le politiche di Safeguarding.

La Società sportiva deve, inoltre, comunicare le procedure per la segnalazione di eventuali comportamenti lesivi.

 

20. Se la mia Società sportiva è affiliata anche presso altre FSN e/o EPS cosa devo fare?

Se il Sodalizio è anche affiliato ad altra FSN, DSA, EPS, AB, può optare per l’applicazione delle Linee Guida emanate da altro Ente di affiliazione. In questo caso ne dà immediata comunicazione al Responsabile Federale delle politiche di Safeguarding della FIJLKAM e degli altri Enti di affiliazione. La comunicazione alla FIJLKAM va fatta all’indirizzo mail safeguarding@fijlkam.it.

La Società Sportiva dovrà comunque trasmettere in Federazione, caricandoli nella sezione Documenti dell’Area riservata i Modelli organizzativi e il Codice di Condotta.