Riflettori spenti a Herning, tornano a casa gli azzurri
Roma, 28 settembre - Conclusi i Campionati mondiali seniores a Herning l’ultima squadra azzurra, quella della greco romana, torna a casa senza nessun episodio di rilievo nella propria valigia. “E’ vero che non è stato un Mondiale con risultati entusiasmanti - commenta il Consigliere Lucio Caneva presente in Daminarca insieme alla squadra - ma è altrettanto vero che è il primo Mondiale dopo le Olimpiadi e quindi c’è tutto il tempo per riorganizzare il lavoro e aggiustare il tiro per migliorare le nostre prestazioni nei prossimi appuntamenti internazionali. A mio giudizio le prove di Anthony Fasugba e Valentina Minguzzi dimostrano che sono in buona forma e hanno grandi margini di miglioramento, ma le assenze di Andrea Minguzzi, Francine De Paola e Sabrina Esposito hanno pesato molto sul rendimento della squadra”. Nelle due giornate di greco romana le prove degli azzurri non sono andate oltre il primo turno: soltanto Daigoro Timoncini nei 96 kg. ha avuto l’opportunità di un incontro di recupero avendo incontrato subito lo svedese Jimmy Lidberg, poi medaglia d’argento; nel recupero l’azzurro della Forestale (quinto ai Mondiali 2007) è apparso spento e ha perso nettamente contro l’ucraino Sergiy Yeroshkin. “Prendiamo atto che non è stata una trasferta brillante - continua il Consigliere Caneva - ma non bisogna dare a questa gara un peso che in fin dei conti non ha. I nostri atleti hanno tutto il tempo di recuperare, infortuni compresi”. Molto positiva, invece, l’esperianza dello Youth Camp, che si è tenuto in concomitanza con i Mondiali. I ragazzi presenti hanno avuto il modo di allenarsi con i grandi campioni presenti in gara, compreso Andrea Minguzzi che si è prestato sia come partner che nella veste insolita dell’allenatore, suscitando l’entusiasmo e l’ammirazione dei giovani lottatori. Insieme ad Andrea e al Consigliere Lucio Caneva, hanno potuto assistere alla gara, incitando con il loro tifo i “colleghi maggiori” sui tappeti e assaporando in prima persona il clima di una competizione di rango. “E’ stata un’esperienza del tutto positiva - conclude Caneva - che aiuterà i nostri ragazzi a crescere e ad amare il loro sport sempre più. Speriamo possa ripetersi perché c’è bisogno di alimentare l’entusiasmo dei giovani per la nostra disciplina”.