Roma, 28 settembre 2023 – I Mondiali di qualificazione olimpica, prima tappa nel percorso verso le Olimpiadi di Parigi 2024, non sono andati bene per la nazionale italiana. Nessuno dei nostri atleti è riuscito ad accedere alle fasi finali, dunque né a fare una medaglia iridata, né a strappare un pass per Tokyo.
Eppure, veniamo da un anno molto positivo…
Ne abbiamo parlato con il Vicepresidente FIJLKAM settore Lotta, Gianni Morsiani:
“È stata una grossa delusione e ci ha messo nella condizione di rivedere molte cose. La squadra era in forma e nei mesi precedenti un po’ tutti hanno dato buoni segnali e raggiunto anche buoni risultati, compresi gli Europei a Zagabria. Non a caso, la RAI ha mandato in onda tutti i Mondiali. E allora cosa è successo? Mi viene da dire che i ragazzi hanno sentito troppo la gara, lo penso perché erano tutti in buona forma. Oltre ai risultati negativi, poi, siamo tornati con una tegola in più, l’infortunio di Piroddu a cui serviranno tre mesi per tornare. Simone, se mantiene questi standard, è il futuro su cui lavorare. E questo infortunio ci mostra anche un po’ di sfortuna.”
Tuttavia, veniamo da un anno molto positivo, in particolare nelle classi giovanili ma anche, come ci ha appena ricordato, agli Europei di Zagabria (dove abbiamo conquistato un argento, due bronzi e diversi quinti posti) …
“È vero, veniamo da un anno molto positivo. Oltre a Zagabria penso ad Aurora agli Europei e ai Mondiali, a Fabiana Rinella, a Simone Piroddu e a diversi altri bronzi. Sono molto contento del nostro settore giovanile perché funziona e ci dà garanzie nell’investimento futuro. La nostra annata, fino ai Mondiali, è stata ottima e abbiamo lavorato molto bene. La programmazione che presentammo a novembre alle società e ai gruppi sportivi ha dato risultati. Abbiamo fatto allenare i nostri atleti con i migliori colleghi europei. E questo ha pagato. Non ha pagato, purtroppo, nell’appuntamento finale, i Mondiali. Dovevano essere la ciliegina ma sono stati un boccone amaro.”
E allora entriamo nello specifico dei Mondiali e dei problemi di alcuni dei nostri lottatori.
Abraham Conyedo, bronzo olimpico a Tokyo, sta facendo un passaggio di categoria, dai 97 ai 125 kg, abbastanza complicato…
“Sì, il suo passaggio di categoria è complicato. È cresciuto di peso, poi però bisogna anche metabolizzare il cambiamento. Adesso è forte e veloce ma è ancora un pochino troppo leggero. Il lavoro che stiamo facendo è quello di aumentare il peso mantenendo la stessa velocità, perché questa può diventare una variabile non indifferente in una categoria lenta come quella dei 125 kg.”
Anche Dalma Caneva, argento europeo 2021, ha a che fare con il peso. La sua categoria olimpica sono i 68 kg, ma in questi Mondiali ha gareggiato nei 72…
“Dalma ha fatto i 72 kg per una questione strategica. In quanto donna ha più difficoltà nel calo peso e dunque voleva fare un avvicinamento più graduale ai 68 kg e, nel frattempo, lasciar passare avanti, in questo Mondiale, le atlete più forti europee (dei 68). Inoltre, naturalmente, sperava in una prestigiosa medaglia nei 72 che, purtroppo, non è arrivata.”
Frank Chamizo, invece, da cui tutti si aspettano sempre tantissimo, ha purtroppo ceduto il passo al primo turno di gara. Quasi inconcepibile per uno come lui…
“Frank e le sue magie stanno soffrendo un po’ il cambio generazionale probabilmente. Non si aspettava, forse, che il giapponese fosse di un tale livello (ha battuto Frank ma stava per battere anche Kyle Dake). Per Frank, tuttavia, stiamo preparando un piano di allenamento ad hoc che lui condivide in pieno perché l’obiettivo è solo uno: la qualificazione olimpica. Quando si è dei top level come Frank, perdere è impensabile.”
Adesso, però, c’è da concludere il percorso olimpico. Ci sono altre due tappe: i tornei di qualificazione diretta, uno a livello continentale ed uno a livello mondiale. Il primo andrà in scena ad aprile a Baku e il secondo a maggio a Istanbul. Sono tornei difficilissimi ma non scordiamoci che Abraham, poi medagliato, si qualificò proprio così per Tokyo. E che molti dei nostri, ad esempio Minguzzi e Kakhelashvili, ci andarono molto vicini…
“Io ho fiducia, ad esempio, anche in Aurora Russo. Ai Mondiali ha voluto fare la gara, nonostante fosse stanca perché gli impegni di categoria di quest’anno (oro europeo e mondiale U20) sono stati davvero tosti. È una ragazza giovane e ha fatto un’annata pesante. Puntiamo anche su Simone. Nikoloz (Kakhelashvili) e Mirco (Minguzzi) possono fare di più. Mirco, ad esempio, ha tecnica e fisico, deve credere tanto nelle sue potenzialità. Nikoloz, invece, deve uscire un po’ dall’atteggiamento strategico ed essere il fortissimo lottatore che è, sin da subito. Il lavoro fatto fin qui è tutt’altro che da buttare.
Le due gare di qualificazione sono molto difficili anche dal punto di vista psicologico e noi dovremo portarle a termine nel migliore dei modi. Avevamo delle aspettative e le abbiamo ancora. Abbiamo del potenziale e ci vuole anche quel pizzico di fortuna, insieme alla serietà della programmazione e degli allenamenti.”