La FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) ha compiuto i primi cento anni di vita il 18 gennaio 2002. Si tratta infatti dell’erede diretta della FAI (Federazione Atletica Italiana) fondata a Milano un secolo prima dal marchese Luigi Monticelli Obizzi, organizzazione che aveva lo scopo di disciplinare gli sport della lotta greco-romana e del sollevamento pesi.
Negli anni successivi l’organismo mutò denominazione ed incrementò la sfera d’interessi: nel 1933 divenne FIAP (Federazione Italiana Atletica Pesante), nel 1974 FILPJ (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo) e nel 1995, accogliendo il Karate tra le discipline federali, FILPJK (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo Karate). Il 1° luglio 2000 l’Assemblea Nazionale deliberò di separare gli sport di combattimento dalla pesistica: a fianco della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali) è nata la FIPCF (Federazione Italiana Pesistica e Cultura fisica), che da allora percorre autonome traiettorie.
Compiti e finalità della FIJLKAM sono esaurientemente esposti nello Statuto: la Federazione è costituita dalle Società, dalle Associazioni e dagli Organismi affiliati, che svolgono - senza scopo di lucro - le attività sportive e promozionali del Judo, della Lotta, del Karate, del Ju Jitsu, dell’Aikido e del Sumo; sono anche riconosciute le lotte tradizionali S’Istrumpa e Capoeira.
Si tratta di sport praticati a livello dilettantistico, in armonia con le direttive e gli indirizzi delle rispettive Federazioni Internazionali, del CIO (Comitato Internazionale Olimpico) e del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).
La FIJLKAM ha, quindi, il compito istituzionale di promuovere, organizzare, disciplinare e diffondere gli sport controllati dalla International Judo Federation (IJF), dalla Fédération Internationale des Luttes Associèes (FILA), dalla World Karate Federation (WKF) e dalla International Sumo Federation (ISF), alle quali è affiliata e dalle quali è riconosciuta come unica rappresentante in Italia.
La FIJLKAM è Associazione a carattere nazionale senza scopo di lucro e, ai sensi del Decreto Legislativo n. 242 del 23 luglio 1999, gode di personalità giuridica di diritto privato.
La FIJLKAM è la sola federazione riconosciuta ed autorizzata dal CONI a disciplinare e gestire in Italia l’attività sportiva e promozionale (nelle discipline che abbiamo prima indicate) ed a rappresentarla all’estero.
La Federazione cura anche la formazione e l’aggiornamento degli Insegnanti Tecnici e degli Ufficiali di Gara e, infine, provvede alla selezione ed alla preparazione delle Squadre Nazionali.
Quanto abbiamo esposto, sintesi dei primi quattro articoli dello Statuto Federale, indica che l’attività della FIJLKAM è finalizzata alla pratica, alla diffusione ed alla valorizzazione di discipline sportive che, pur nettamente distinte, sono omogenee ed assimilabili fra di loro.
Si tratta, infatti, di sport appartenenti tutti a quelle attività che il CIO definisce di difesa che, forse più propriamente (Enrile ed altri), vengono anche catalogati come sport di combattimento. Infatti in essi si registra equilibrio fra azioni difensive e azioni nettamente offensive.
Secondo i fisiologi (Dal Monte) si tratta di "attività di impegno aerobico-anaerobico alternato” richiedenti anche “estrema destrezza, con notevole impegno muscolare”.
Sono sport a carattere “non ciclico” (Rudik) in cui, cioè, non si ripetono gesti sempre eguali, come per esempio succede nella corsa, nella pesistica, nel ciclismo e nel nuoto. Gli esercizi sono basati su sensazioni propriocettive, con la determinazione di rapporti spazio-temporali, in cui si risponde ad una resistenza opposta dall’avversario.
Sono, inoltre, sport di situazione in quanto stimolano una spiccata attività neuro-psichica e presuppongono un'ottima preparazione fisica (forza, resistenza, elasticità muscolare, mobilità e scioltezza articolare, coordinazione ed abilità motoria, rapidità di reazione). Fondamentale è, ovviamente, il tempismo che consiste nella capacità di saper scegliere, nelle diverse situazioni ed in tempi rapidi, i metodi più favorevoli per opporsi alle iniziative dell’antagonista e raggiungere il successo. “Negli sport di combattimento, dove il confronto è diretto, la mutevolezza della situazione è determinata dall’interazione motoria oppositiva tra i due atleti che attivano comportamenti finalizzati al conseguimento della supremazia” (Aschieri). In queste attività, che prevedono il continuo confronto diretto con un avversario, è determinante il grado di preparazione psicologica che consente di non subire la personalità dell’antagonista e che permette, invece, di evidenziare spirito d’iniziativa, decisione nel condurre le azioni ed originalità di disegni tattici.
La Lotta, il Judo, il Karate e tutte le Arti Marziali, quindi, prevedono ed esaltano con il giusto allenamento, doti altamente utili nella vita quotidiana di relazione e di confronto.