Dalla più importante organizzazione italiana di Brazilian Jiu Jitsu per numero di partecipanti e qualità degli eventi, l’Unione Italia Jiu Jitsu (UIJJ) con il supporto della FIJLKAM, nasce il primo evento internazionale di specialità principalmente No Gi (ovvero senza kimono): l’Ocean BJJ Pro Championship.
Dalla mente del presidente UIJJ Dario Bacci, coadiuvato dal project manager Fabrizio Forconi, prende vita un circuito a torneo atto a promuovere la disciplina del BJJ nella sua coniugazione senza kimono (ma con abbigliamento tecnico composto da rashguard e pantaloncini).
Studiato per permettere a tutti i numerosi praticanti italiani e internazionali di competere all’interno di un circuito prestigioso, sarà diviso in due blocchi: 8 trials itineranti in tutta Italia nella prima metà del 2024 che decreteranno i vincitori di due categorie di peso specifiche, i +80 e i -80 Kg, e il gran gala internazionale nella seconda metà dell’anno, in cui i vincitori dei trials saranno contrapposti alle più grandi star mondiali del BJJ, invitate appositamente per questa fase.
I vincitori finali della due categorie di peso porteranno a casa 10.000€ ciascuno, avendo la possibilità di accrescere questo montepremi aggiungendo 3.000€ di specifici bonus prestazionali, assegnati dalla promotion, oltre ai premi per i vincitori dei trial da parte degli sponsor tecnici.
Tutto questo con un regolamento studiato appositamente per includere più discipline lottatorie possibili e rendere cosi possibile la partecipazione anche ai judoka o ai lottatori olimpici.
Questo genere di evento, che da noi si andrà ad affiancare ai classici BJJ Open organizzati tutto l’anno dalla UIJJ, rappresenta una novità per l’Italia per come è stato concepito: montepremi, grandi nomi mondiali, partner tecnici come Adidas e ZebraMat, e respiro internazionale fa sì che l’Ocean BJJ Pro Championship possa competere senza timore di smentita con i più grandi eventi planetari di specialità.
In definitiva l’Ocean BJJ Pro Championship si pone la mira non solo di restituire al pubblico di tutto il mondo uno spettacolo all’altezza delle premesse, ma apre la porta alla professionalizzazione e retribuzione degli atleti, così come lo è in gran parte del mondo.