Roma 9 giugno 2020 Il mondo dello sport e soprattutto quello della lotta piangono la scomparsa di Vittorio Capriolo (Torino 11 marzo 1932; 27 maggio 2020). Uomo di estesa cultura (formazione letteraria e studi linguistici in Francia, Inghilterra, Austria) e gentiluomo per nascita e opzione di vita. Tradusse in ogni momento della sua variegata esistenza il credo sabaudo secondo il quale ogni scelta va effettuata mirando al maggior bene delle istituzioni.
Assunto nel 1967 all' ufficio personale della FIAT (in cui ricoprì delicati incarichi) fu chiamato anni dopo a dirigere il seno alla Sisport, Presidente Giampiero Boniperti. il settore Lotta. Avvalendosi di ottimi collaboratori tecnici (fra cui Calafiore) con la FIAT-LOTTA vinse 22 scudetti che a parte vengono ricordati. Fu vice presidente e poi Presidente del Comitato Piemontese della FIJLKAM. Lasciò anche una grande eredità. Fra i suoi allevi da ricordare su tutti i fratelli Alessandro e Massimiliano Saglietti che a loro volta fecero grande il CUS Torino. Un Uomo che tutti apprezzarono e che va indicato ad esemplare esempio.
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