È partita forte l’Italia juniores a Lignano, nell’European Cup-Trofeo Tarcento che fra oggi e domani ha radunato ben 29 nazioni con 464 atleti. Cinque gli azzurri approdati ad una finale ed al termine di questa prima giornata il medagliere azzurro ritrova al primo posto dei 66 kg il bravo Valerio Accogli, vincitore anche l’anno scorso, due secondi posti con Alessio De Luca nei 66 kg e Vincenzo Manferlotti nei 60 kg, il terzo di Pietro Andreini nei 60 kg. La Germania è davanti con due primi ed un secondo, ma domenica avrà il fiato sul collo di tutta la squadra azzurra.
“Come previsto è stata una prima giornata di gara che ha visto un livello qualitativamente molto alto in particolar modo nella classe maschile. -ha commentato Vito Zocco, uno dei coach dell’Italia juniores- E sono stati proprio 4 maschi a conquistare le uniche medaglie azzurre con Accogli dominatore della sua categoria, che ha avuto la meglio in finale sull'altro azzurro De Luca. Analoga situazione nei kg 60 dove Manferlotti al termine di una gara condotta con sapienza e tenacia è stato fermato solo in finale dal forte atleta azero, mentre Andreini dopo aver perso la semifinale è riuscito a rimanere concentrato e a conquistare un meritato bronzo. Peccato per la medaglia sfumata nei kg 73 dove Tavoletta al termine di incontri molto lunghi e sofferti si è fermato ai piedi del podio. Domani sarà nuovamente una giornata molto intensa e siamo sempre fiduciosi che i nostri portacolori possano ben figurare”.
Valerio Accogli, oro nei 66 kg: “Sono veramente contento della giornata di oggi. Non ho mai concesso nulla e sono stato sempre sul pezzo dall’inizio. Sto maturando sempre di più ed ho sempre più fiducia per i prossimi obiettivi, sicuramente più importanti. Ora si stacca un giorno e poi si riparte subito con il training camp. Ringrazio sempre il centro sportivo Carabinieri, la mia famiglia sempre presente ed il Banzai Cortina.”.
Alessio De Luca, argento nei 66 kg: “È stata una gara davvero dura e lunga, ho incontrato avversari davvero forti e sono felice di esserne riuscito vittorioso. La finale mi sento di averla abbastanza buttata, ma sicuramente non è questo che mi butterà giù. Ora continuo ad allenarmi perché tra due settimane mi aspetta un altra European Cup a Fiume, dove punto a raggiungere l’oro. Ringrazio la mia famiglia che mi sostiene ogni giorno, i miei genitori e fratelli, poi i compagni e allenatori di palestra che mi aiutano a crescere insieme ai dragoni”.
Vincenzo Manferlotti, argento 60 kg: “Oggi mi sono sentito abbastanza sicuro, sono stati tutti incontri di media difficoltà e fin dal primo incontro mi sono sentito molto bene. Il risultato di oggi era uno dei tanti obiettivi, anche se la medaglia non è del colore sperato ed assieme ai miei allenatori alla Nippon Club Napoli abbiamo progetti molto più grandi. Dedico questa medaglia alla mia famiglia, i miei genitori e mia sorella che fanno tanti sacrifici sostenendomi quotidianamente”.
Pietro Andreini, bronzo 60 kg: “Sono abbastanza soddisfatto, perché quando si mette una medaglia al collo la giornata è sempre positiva. L’incontro più difficile di oggi è stato proprio quello della finale per il bronzo, perché ero molto teso e sapevo che non mi potevo permettere un altro passo falso dopo il quinto posto in Portogallo un mese fa. C’è ancora tanto lavoro da fare e da lunedì si riparte, per ora mi godo questa medaglia e ringrazio Pierangelo, che mi ha seguito davvero tanto oggi, mio padre e mia madre che mi sostengono sempre, i miei fratelli, Massimiliano Carollo e i dragoni”.
Tredici azzurri sul podio della Veterans European Cup Warsaw
Tante medaglie importanti per l’Italia a Varsavia con i cinque primi posti di Aida Guemati, Ilenia Paoletti, Raimondo Degortes, Luca Spadini e Thomas Tandoi, cinque secondi con Pasquale Iacomino, Fernando Marverti, Fabio Acerbi, Giuliano Invernizzi e Vitalie Ursu e tre terzi posti ottenuti da Andrea Silvello, Daniel Masin e Alessandro Cheli. Ma c’è anche il quinto posto di Moreno Carnevale. L’Italia con 21 atleti in gara si porta a casa 13 medaglie ed il secondo posto nel medagliere generale alle spalle della Polonia, padrona di casa con 51 atleti. Nel medagliere femminile però, l’Italia è prima con le due medaglie d’oro delle imbattibili Aida Guemati ed Ilenia Paoletti. “La nostra squadra master Italia -ha commentato Manuela Tadini- è sempre unita e valorosa”.