Judo

Europei a Budapest, Toniolo: “Italia pronta a fare bene”

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Budapest, 24 aprile 2013. Alle 11 di giovedì 25 aprile nella Lazlo Papp Sportarena a Budapest prende il via il 62° Campionato d’Europa di judo. Diciannove gli azzurri chiamati alla prova dalla nuova direzione tecnica affidata allo staff guidato da Raffaele Toniolo, affiancato dagli allenatori Pino Maddaloni, Dario Romano e Luigi Guido, con la “mission” di costruire un gruppo vincente per Rio 2016. Diciotto saranno impegnati nelle gare individuali con le categorie leggere dei 48 (Valentina Moscatt), 52 (Elena Moretti e Odette Giuffrida), 57 (Martina Lo Giudice, Alessia Regis), 60 (Fabio Andreoli) e 66 (Elio Verde) in programma per la prima giornata, quindi venerdì 26 le categorie dei 63 (Edwige Gwend, Valentina Giorgis), 70 (Jennifer Pitzanti, Giulia Cantoni), 73 (Andrea Regis, Augusto Meloni) e 81 (Massimiliano Carollo, Luca Poeta) e sabato 27 le categorie più pesanti a chiusura degli individuali con 78, +78, 90 (Walter Facente, Lorenzo Bagnoli), 100 (Domenico Di Guida) e +100 kg. Domenica 28 invece, è la giornata della gara a squadre, cui l’Italia partecipa con la sola squadra maschile, rinforzata da Giovanni Carollo (81). Raffaele Toniolo ha già guidato per dodici volte l’Italia agli europei (otto con i cadetti, quattro con gli juniores), ma è all’esordio con la prima squadra: “C’è un buon clima e credo che l’esperienza sarà positiva per tutti. La squadra è composta di alcuni elementi “esperti”, ma è sostanzialmente giovane e tutti hanno tanta voglia di fare bene. Il raduno nel Centro Olimpico a Ostia ha riscontrato ampia collaborazione e tutti hanno lavorato con scrupolo, la squadra è pronta per l’appuntamento”. Degli azzurri che saliranno sui tatami a Budapest, tre soltanto hanno gareggiato a Londra, Edwige Gwend, Elena Moretti, che è passata nei 52 kg ed Elio Verde, passato nei 66 kg, che ha detto: “Mi sento bene e penso di valere già una medaglia nei 66 kg, anche se stiamo lavorando per essere al meglio per i mondiali a Rio. In ogni caso, vediamo come va, io ho voglia di fare e di fare bene”.