Condizioni ideali, Casale già in peso: buone sensazioni per il D.t. Mariani
Pechino, 6 agosto 2008. Giovanni Casale sarà il primo azzurro del judo a salire sul tatami del Beijing Science and Technology University Gymnasium domenica 10 agosto nella categoria dei 66 kg. «Proprio adesso Giovanni è ritornato dal controllo peso su quella che sarà la bilancia ufficiale – dice il d.t. Felice Mariani – e l’esito è 65,5 kg: perfetto». Mariani è molto sereno e soprattutto «soddisfatto per le scelte logistiche che abbiamo fatto due anni fa. Qui all’Università dello Sport di Beijing – prosegue - abbiamo il nostro tatami, la nostra cucina e tutte quelle cose che contribuiscono a creare le condizioni ideali per la serenità dell’ambiente. Anche i partner dei ragazzi, che sono qui con noi, sono una buona cosa per l’equilibrio degli allenamenti che, ormai, sono personalizzati». A Montreal, nel 1976, Felice Mariani conquistò la prima medaglia olimpica del judo azzurro (bronzo nei 63 kg) ed a Pechino è alla sua prima esperienza da direttore tecnico. Come sono cambiate le Olimpiadi in questi 32 anni? «Il livello organizzativo è cresciuto molto, ma anche per quanto riguarda il livello tecnico è tutto diverso. E non tanto per i cambiamenti geografici e politici come quello dell’ex Unione Sovietica, che hanno elevato molto la concorrenza, ma anche per il rapporto generale che c’è verso il judo. Ai nostri tempi ci guardavano quasi come fossimo dei “fenomeni da baraccone”, oggi invece siamo riconosciuti e rispettati». Fra smog, diritti civili, presunti boicottaggi, rischio attentati ecc. che Olimpiadi saranno? «In realtà, le cose qui sono percepite tutte in maniera un po’ ovattata. Anche per l’attentato dell’altro giorno, abbiamo avuto modo di capire che qualcosa era successo soltanto perché i controlli si sono leggermente intensificati. Forse l’avete saputo prima voi in Italia che noi qui, al villaggio olimpico».