Ostia, 13 ottobre 2017. Prende il via mercoledì prossimo a Zagabria il 21° campionato del mondo juniores, che registra la partecipazione di 87 nazioni con 634 atleti. La rappresentativa azzurra, guidata dal DTN Kyoshi Murakami, Raffaele Toniolo, Dario Romano, Francesco Bruyere, Luca Poeta, Raffaele Parlati è composta da 20 atleti, 17 disputeranno le gare individuali, altri 3 saranno impiegati nella gara a squadre. Si tratta di Alessia Ritieni (48), Annarita Campese, Simona Pollera (52), Anita Cantini, Giovanna Fusco (57), Alice Bellandi, Martina Esposito (70), Andrea Carlino, Mattia Martelloni (55), Biagio D’Angelo, Angelo Pantano (60), Manuel Lombardo, Gabriele Sulli (66), Leonardo Casaglia, Giovanni Esposito (73), Salvatore D’Arco, Christian Parlati (81) e, per la gara a squadre, Annalisa Calagreti (+78), Andrea Fusco (90), Lorenzo Agro Sylvan (+100). Analisi e considerazioni di Raffaele Toniolo, presidente CNAG: “Ci apprestiamo a vivere un’altra edizione del Mondiale Juniores, questa volta a Zagabria dal 18 al 22 ottobre e l’Italia sarà presente con 10 atleti nel settore maschile (squadra completa) e 7 atlete, ma parteciperemo anche alla gara a squadre che quest’anno, come ai Mondiali Cadetti e Seniores, sarà mista con 8 categorie di peso (48, 57, 70, +70 femminili e 60, 73, 90, +90 maschili). Il Mondiale Juniores è la gara più dura dopo quello Seniores, in particolare quando si disputa in Europa il livello della gara è davvero altissimo. Dalla prima edizione del 1974 a Rio de Janeiro se ne sono succedute altre 19 e questa di Zagabria è la XXI. Solo dal 1990 il Mondiale Juniores è stato aperto anche alla classe femminile, ed è proprio da quell’edizione che si svolge con regolarità ogni 2 anni fino al 2008 e poi, dal 2009, tutti gli anni con l’eccezione di quello olimpico, proprio come il Mondiale Seniores. Nelle 20 edizioni disputate, l’Italia ha conquistato almeno una medaglia in 10 edizioni, ma solo 3 volte è riuscita a portare a casa due medaglie, nel 2000 con Meloni (argento) e Bianchessi (argento), nel 2010 con Basile (bronzo) e Bombara (bronzo) e nel 2013 con Esposito (oro) e Giuffrida (bronzo). L’edizione più ricca riferendosi al medagliere per nazioni, fu quella del 2013, mentre in totale il medagliere azzurro complessivo conta 13 medaglie (1-5-7) e l’unico ad aver vinto il titolo è Antonio Esposito, a Lubiana nel 2013. Quel giorno s’infranse un taboo: primo titolo mondiale maschile per l’Italia. Nessuno c’era ancora riuscito, in nessuna classe e ricordo ancora l’emozione di un felicissimo Presidente Pellicone nella telefonata che mi fece mentre eravamo al controllo antidoping. Dei 12 atleti atleti che hanno vinto una medaglia al Mondiale Juniores (Di Guida ne ha vinte due) ben 8 (Gamba, Burgatta, Scapin, Maddaloni, Meloni, Bianchessi, Basile, Giuffrida) hanno poi partecipato ad un’Olimpiade e 5 di questi (Gamba, Scapin, Maddaloni, Basile, Giuffrida) hanno conquistato almeno una medaglia olimpica, con Gamba, Maddaloni, Basile hanno vinto addirittura l’oro. Sono dati questi, che lasciano intendere chiaramente quanto un risultato da junior possa poi convertirsi in una grande carriera. Nel 2010 ad Agadir c’erano anche Basile e Giuffrida, entrambi cadetti, ma già in grado di gareggiare nella classe superiore e per Odette fu una delle prime gare importanti a 52. Il sorteggio non fu benevolo e la mise di fronte al primo turno alla giappponese che poi vinse il titolo facendo tutti ippon. Odette fu l’unica che la impegnò duramente ed il combattimento arrivò fino in fondo. Ma con il recupero ai quarti, la gara della nostra campionessa si era conclusa. La giornata di Fabio invece, fu esaltante, fece ippon fantastici e da cadetto salì sul podio del Mondiale juniores. Le ultime due edizioni (2014 e 2015) si sono concluse senza medaglie per i nostri colori, ma a Zagabria tutti i nostri ragazzi sono in grado di interrompere questo digiuno e regalarci grandi soddisfazioni”. Le sensazioni dello Staff Tecnico, Francesco Bruyere: “Il Campionato del Mondo Junior è di sicuro l’obiettivo della stagione per questa classe d’età per lo Staff Tecnico è un’importante opportunità per analizzare e valutare gli atleti che potenzialmente potranno intraprendere il percorso di qualificazione per Tokyo 2020. All’Olimpiade mancano ancora 3 anni, ma gli atleti che oggi gareggiano in questa rassegna iridata sono quelli che avranno l’età giusta per eccellere nel futuro prossimo. Il livello di questo Mondiale Juniores è decisamente elevato, considerata la presenza di atleti del calibro di Hidayat Heydarov (AZE), Uta Abe (JPN), Genki Koga (JPN), Daria Bilodid (UKR), e altri atleti che si sono già affermati nelle più importanti competizioni senior. A Zagabria saranno impegnati i migliori giovani, atleti che hanno ottenuto importanti risultati nelle gare di preparazione e che stanno seguendo, assieme alla squadra senior ed altri giovani, un percorso di costruzione con finalità Olimpica. Un percorso che, dopo il periodo di competizione è iniziato con la trasferta in Giappone in luglio, per proseguire poi ad Ostia e Bardonecchia, prima del Mondiale seniores. Agli Europei Juniores competitività e livello dei nostri è stato positivo, anche se i risultati non rispecchiato le qualità effettive degli atleti, ed è per questo che ci affacciamo al mondiale con buone prospettive e ottime sensazioni. Tecnicamente e fisicamente siamo pronti, il Campionato del Mondo è una competizione difficile da affrontare, ma sempre con la massima determinazione”.