Anche la seconda giornata del Grand Prix nella città azzurra, Hohhot, è stata all’insegna del Giappone che si è aggiudicato medaglie d’oro. Ha vinto Sasaki negli 81 kg con due waza ari in finale al campione olimpico Khalmurzaev e ha vinto Nouchi nei 63 kg, ippon nel golden score su Sharir, l’erede di Yarden Gerbi. Non ha vinto invece Soichi Hashimoto, e questa è una notizia, ma la finale dei 73 kg vinta da An Changrim è stata uno spettacolo vero e proprio, anche nell’azione decisiva dopo un minuto di golden score. Per quanto riguarda Enrico Parlati ed Augusto Meloni, i due azzurri in gara nei 73 kg, entrambi hanno superato bene il primo turno, rispettivamente waza ari sull’australiano King e ippon sul filippino Nakano. Poi Parlati è stato ‘imbarcato’ dal kazako Smagulov, mentre Meloni si è piegato al tedesco Zingg, poi al terzo posto. “Nemmeno oggi è stata una bella giornata – ha detto il coach Roberto Meloni – Il rammarico è che, sia Enrico che Augusto, non sono riusciti a dare il cento per cento, non si sono espressi per il meglio e questo mi rammarica moltissimo”.
73: 1) Changrim (Kor); 2) Hashimoto (Jpn); 3) Tsend-Ochir (Mgl) e Zingg (Ger)
81: 1) Sasaki (Jpn); 2) Khalmurzaev (Rus); 3) Lee Seungsu (Kor) e Khubetsov (Rus)
63: 1) Nouchi (Jpn); 2) Sharir (Isr); 3) Bold (Mgl) e Beauchemin-Pinard (Can)
70: 1) Van Dijke (Ned); 2) Zupancic (Can); 3) Howell (Gbr) e Arai (Jpn)