Roma, 28 giugno 2018 – Ancora una grande giornata per il Judo azzurro ai Giochi del Mediterraneo. Dopo le 4 medaglie di ieri (oro Manuel Lombardo, argento Odette Giuffrida e Miriam Boi più il bronzo di Francesca Milani) ancora 4 le medaglie che arrivano dalla gara di oggi a Tarragona.
Sul gradino più alto del podio è salita Edwige Gwend che ha trionfato nei 63 chilogrammi. Una gara esemplare per lei che è iniziata dai quarti con la vittoria istantanea per ippon sulla francese Desse, poi il waza ari imposto alla turca Katipoglu le ha dato l’accesso alla finale dove ha trovato la tunisina Mariem Bjaoui a contenderle l’oro. Nulla da fare per lei, Edwige in piena tranquillità l’ha dominata con un’immobilizzazione da ippon. “Sono felice del risultato – ha commentato a caldo – torno con una nuova medaglia ed è una bella cosa. Ho anche avuto occasione di provare in gara le nuove tecniche studiate in palestra ed esserci riuscita con successo mi dà grande soddisfazione.”
L’argento è arrivato da Carola Paissoni nei 70 chilogrammi. Anche per lei partenza dai quarti dove ha battuto la slovena Pogacnik con un micidiale ippon mentre in semifinale è stata la francese Pinot a cedere per hansoku make per shido 3 al golden score. In finale l’azzurra ha tentato il tutto per tutto contro la spagnola Maria Bernabeu Avomo, ma ha dovuto cedere per ippon di immobilizzazione. “Sono contenta, ma anche dispiaciuta – ha commentato Carola da Tarragona – puntavo ovviamente all’oro e non fa mai piacere perdere. Comunque torno a casa con un’esperienza in più e… sempre forza Italia!”
Bronzo, invece, per Fabio Basile che non si risparmia un’autocritica costruttiva: “sono felice, ma anche rammaricato. Felice perché quattro anni fa a Mersin ho fatto bronzo nei 60 chili e oggi lo stesso nei 73, questo vuol dire che non sono stato svantaggiato dal cambio di categoria. Rammaricato perché, come tutti sanno, non sono fatto per perdere, non mi piace perdere e voglio sempre vincere, quindi non sono totalmente soddisfatto. Ma con lo staff federale tutto sono sicuro che lavoreremo sodo, perché siamo una squadra, non è mai l’atleta da solo che vince, ma vince la squadra che insieme lavora per permettere all’atleta di raggiungere il suo risultato. Sono certo che torneremo ad essere i numeri uno anche in questa nuova categoria. Io mi sento forte, ci credo sempre e ci credo ancora di più che a Rio, quindi sono certo che ce la faremo.” Nella corsa verso il podio dei 73 kg Basile si è imposto con due ippon fulminei prima sul monegasco Bessi e poi sull’algerino Nourine. In semifinale ha trovato ad attenderlo il turco Bilal Ciloglu, lo stesso che lo aveva tagliato fuori dalla corsa per il podio europeo lo scorso aprile a Tel Aviv e non ce l’ha fatta. Gli ha ceduto l’accesso alla finale per hansoku make (3 sanzioni) al golden score e è finito a giocarsi il bronzo con lo spagnolo Javier Ramirez Ramos che ha battuto per waza-ari.
La quarta medaglia è stata quella di bronzo di Nicholas Mungai nei 90 chilogrammi. La sua corsa è iniziata negli ottavi con la vittoria sul francese Diesse grazie ad un waza ari. Ha poi superato i quarti infliggendo un ippon al tunisino Snoussi e andando a giocarsi la semifinale contro lo spagnolo di origini georgiane (e n. 3 della ranking mondiale) Sherazadishvili, che ha bloccato l’azzurro con un waza-ari. In finale per il bronzo Mungai si è imposto sul libanese Elias Nacif e ha portato il paniere azzurro del judo a quota 4. “Sono contento di questa medaglia anche se poteva essere di un colore diverso – è la sua riflessione a fine gara – ho fatto un banale errore in semifinale a 20’ dalla fine e mi è costato l’incontro. Ma con Sherazadishvili mi sono battuto meglio che nelle altre occasioni e questo mi fa capire che sto migliorando. Anche nella finale con Elias mi sono impegnato molto per trovare il judo giusto per batterlo. Ce l’ho fatta e ne sono felice.”
Oggi in gara anche Antonio Esposito negli 81 kg, che ha avuto un esordio sfortunato contro Mohamad Kasem: a pochi secondi dall’inizio è stato sorpreso dall’attacco del siriano e nel tentativo di neutralizzarlo, d’istinto, è atterrato in ponte venendo squalificato per hansokumake. Proprio di recente, infatti, è stata introdotta questa penalità per l’utilizzo della testa, finalizzata ad evitare gli incidenti al collo. La successiva sconfitta di Kasem ha precluso all’azzurro il recupero.
Domani è l’ultima giornata di gara per il judo, scenderanno sui tatami del Cambrils Pavilion i pesi massimi con in gara gli azzurri Giorgia Stangherlin (78), Annalisa Calagreti (+78), Giuliano Loporchio (100) e Vincenzo D’Arco (+100).